Regia di Rob Schmidt vedi scheda film
Sentivo cattivi pareri all'uscita del cinema, ma io che sono un cultore dell'horror e dello slasher in particolare, non mi sono fatto impressionare dai commenti degli improvvisati critici di tutti i giorni. Armati di un occhio ormai abituato al genere è facile riconoscere una serie di facilonerie tipiche dei film di questo tipo, come le equazioni sesso+fumo/droga/alcol=morte, oppure l'aspettata apparizione del'assassino alle spalle, e via così. Però c'è da dire che il regista ha costruito un film dal buon ritmo, in cui anche i luoghi comuni ritornano come nuovi, e sempre piacevoli. Come la prima scena dopo l'inizio drammatico del film dove c'è il protagonista maschile che sfreccia solitario in auto su una immancabile highaway americana mentre ascolta una musica on the road felice e solare. Sarà che c'è sempre 'sta scena, ma quanto non è bella! Io penso sempre infatti di essere là, su quell'auto!
Ma i detrattori subito noteranno le esagerazioni del gore, l'improbabilità della storia, le casualità a volte ridicole. Ma io consiglio sempre, a chi vuole andare al cinema per trovare spiegazioni, di starsene a casa. In "Wrong Turn" non troviamo il gene dell'horror disturbante e allucinato, nemmeno di quello della metafora politica-sociale (se non lieve), ma vi troviamo un altro aspetto dei film horror, e che personalmente approvo, e cioè che in "Wrong Turn" si innescano dei meccanismi narrativi che funzionano. La storia tiene, e non inciampa nei luoghi comuni che comunque ci sono, ma li aggira, li dribbla, e li usa bene, con efficacia.
I Fratelli Merda, come ho ribattezzato i tre freak, sembrano un po' esageratamente deformi, ma riescono a risultare funzionali alla primitività in cui vengono gettati i protagonisti belli e puliti. Io sinceramente l'avrei sporcata di più la pellicola. Speriamo che nel probabilissimo sequel, i Fratelli Merda, tornino più incazzati e sporchi di prima...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta