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Moglie nuda e siciliana

Regia di Andrea Bianchi vedi scheda film

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La recensione su Moglie nuda e siciliana

di undying
3 stelle

Dimenticata (a ragione) commedia sexy diretta da Andrea Bianchi. Cast d'attori secondari, al servizio di una mediocre e volgare sceneggiatura. Belle ma poco valorizzate le presenze femminili, tra le quali risalta Christiana Borghi, all'epoca stellina delle riviste glamour stile "Blitz" o "GinFizz".

 

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Sicilia. Mentre aspetta a casa l'arrivo del fidanzato, in libera uscita su licenza militare, Rosalia (Christiana Borghi) per un malinteso finisce la tre braccia di Nino (Lucio Como), un camionista milanese che per lavoro sta transitando in zona. I due quasi arrivano a praticare un rapporto sessuale (senza conoscersi!) se non intervenissero puntualmente i fratelli di Rosalia che, sotto minaccia di lupara, impongono un matrimonio riparatore ("Esci di qui solo per andare in chiesa... o al cimitero", sentenziano). Dopo le nozze Nino rientra a Milano con la vergine sposa ma Rosalia appena giunta in città decide di ritonare al paese, pertanto si precipita alla stazione ferroviaria dove incontra il regista di fotoromanzi Mercuri (Lucio Flauto), che le propone un ingaggio come modella. Rosalia accetta senza pensarci, si trasferisce a vivere assieme alla collega Sandra (Maria Pia Conte) e non rinuncia al mestiere nemmeno quando la linea editoriale per la quale lavora Mercuri impone di affrontare un genere di fotoromanzi più adatto ai tempi, ossia con insistite e abbondanti scene di nudo.

 

"Mi spogliai. Ma pure le principesse e le mogli degli industriali, lo fanno. Io, per te, mi conservai." 

(Rosalia all'ex fidanzato, il militare Antonio)

 

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Moglie nuda e siciliana: Lucio Flauto all'opera sul set fittizio di fotoromanzi per adulti. Sulla destra, in secondo piano, Maria Pia Conte 

 

Inguardabile pellicola, scritta da Adriano Lazzaro e diretta in fretta e furia da Andrea Bianchi, che si colloca nel filone della commedia sexy. Distrazioni di sceneggiatura imperdonabili (Nino è milanese ma occasionalmente parla in dialetto bolognese) vanno di pari passo con interpretazioni mediocri da parte di tutto il cast. Nonostante la presenza di bellezze d'effetto (Maria Pia Conte e Mariangela Giordano in ruolo di lesbiche e Christiana Borghi nei panni dell'ingenua provinciale), Moglie nuda e siciliana non risalta certo in termini di erotismo. E nemmeno sul versante ironico Bianchi centra il segno, data la volgarità dei testi, spesso gratuiti e di pessimo gusto (ad esempio, le foto dei defunti parlanti nelle scene di nudo). Scenografie scadenti e riprese (di Enrico Biribicchi, prolifico e solitamente professionale cineoperatore) che si adattano alla mediocrità dell'insieme contribuiscono a definire il basso profilo dell'operazione commerciale, che arriva a deludere ogni tipo di pubblico. La Borghi (bellissima, va detto) aveva iniziato la carriera d'attrice già un paio d'anni prima, comparendo in ruoli secondari ne La studentessa (Fabio Piccioni, 1976), Il demonio nel cervello (Marco Masi, 1976) e La svastica nel ventre (Mario Caiano, 1977), ma è destinata a diventare celebre per i popolari servizi glamour apparsi sulle riviste a cavallo degli anni Ottanta (Blitz e GinFizz), nei quali - ironia della sorte - appare senza veli esattamente in ruolo da modella di nudo simile a quello che interpreta in Moglie nuda e siciliana.

 

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Moglie nuda e siciliana: Maria Pia Conte 

 

Déjà vu

 

Alcuni spunti di sceneggiatura sembrano essere stati suggeriti da pellicole precedenti, in particolare il fatto che la protagonista si ritrovi coinvolta in un set fotografico per fotoromanzi erotici (La pretora, Lucio Fulci, 1976) o la sequenza delle foto parlanti (un clichè del periodo) già vista ne La vedova inconsolabile ringrazia quanti la consolarono (Mariano Laurenti, 1973).

 

scena

Moglie nuda e siciliana (1978): scena

 

Citazioni

 

"Tu vedi un manifesto pubblicitario di uno che mangia spaghetti. E a mezzogiorno, mangi spaghetti."

(Mercuri)

 

Disonorata! Ora sente il rimorso. Dopo che si fece spogliare. Santa Rosalia, salvala tu!

- Che cosa le vuole dare il picciotto?

- E cosa le deve dare?

- E lei, perché non lo vuole?

- E che ne sàccio?

- Io ce lo dicevo sempre a sua madre: partoristi 'na poco di buono.

- Per mìa, lui non la fòtte.

- La fòtte, la fòtte...

- Tutta scena, è: ora Rosalia si fa pigliare.

(Gli spettri di zia Lucetta, nonno Salvatore e zio Gaetano parlano mutando espressione nelle foto, posizionate in camera di Rosalia, mentre osservano la nipote recalcitrante tra le braccia di Antonio)

 

locandina

Moglie nuda e siciliana (1978): locandina

 

"L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra… chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita."
(Goethe)

 

N.B.: il seguente video è riservato solo ed esclusivamente a un pubblico adulto 

Moglie nuda e siciliana (Andrea Bianchi, 1978) - Clip

 

Moglie nuda e siciliana (video soggetto a limiti d'età)

 

F.P. 29/09/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 86'22")

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