Regia di Peter O'Fallon vedi scheda film
Per la Redgrave vedrei anche la boiata più pazzesca, e qualche volta l'ho vista.. Qui siamo nell'ovvio in scatola, il regista fa dei tentativi, anche apprezzabili per uscire da una sceneggiatura a cui ha anche partecipato.
La trama porta, inevitabilmente,a cose che devono essere prese con le pinze, e qualche colpo viene parato, grazie anche all'inteprete principale che è la Redgrave, il finale, su cui si è nicchiato un po', non riesce a dare quel colpo d'ala necessario, ma porta sul terreno del fantastico quasi favolistico che avvilisce il film.
Questo è un tema che non si può riportare sulla terra e sulla favola, ma deve rimanere sospeso, nel dubbio e nell'incerto, e quindi evitare certi luoghi comuni su cui è facile cadere.
Un ragazzino su cui pesano dei sensi di colpa sulla morte della madre, incontra una donna matura che viene definita strana per la sua vita originale che conduce, lo aiuterà a venire fuori dai suoi problemi in una maniera.. "innaturale".
Il ragazzino che ce la mette tutto ma cade sull'ovvio per colpa di una sceneggiatura e regia poco all'altezza
La matrigna buona, anche lei poco comprensibile per le stesse ragioni
Liotta che io ammiro molto, dovrebbe stare atteto a scegliere dei ruoli troppo comodi, in fondo a delle buone possibilità di attore
Uan grande che va avanti da sola,e meno male!! Altrimenti qui si la noia stava di casa
Quasi televisivo, insomma non molto adatto per trattare questo tema a dir poco temerario, ma interessante sulla carta.
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