Regia di Dai Sijie vedi scheda film
Nella Cina della Rivoluzione Culturale promossa da Mao due giovani colti vengono spediti in montagna per un corso di rieducazione alla vita dei poveri. Qui, tra un gruppo di montanari che non sanno nemmeno leggere, conoscono una ragazza - detta la piccola sarta - che diventa in breve il centro delle loro giornate.
Balzac e la piccola sarta cinese mischia la rappresentazione di un contesto sociale e politico ben preciso (la Cina sotto la dittatura comunista), alla rappresentazione di una passione adolescenziale e amorosa tra giovani alle prime armi. Ma se la dittatura di Mao, con la soppressione della libertà individuale o perlomeno di alcune libertà individuali, viene sdrammatizzata senza troppe preoccupazioni, la liaison tra i giovani e la piccola sarta viene appena abbozzata e non suscita, dunque, un vero coinvolgimento da parte dello spettatore. Il film - che sicuramente aveva in auge delle buone potenzialità - si risolve così in una visione frettolosa e superficiale, senza riuscire a spingersi troppo in là.
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