Regia di Philippe Garrel vedi scheda film
Insolito film sulla droga e sul rapporto tra artista, opera d'arte e società. Ma forse un pò freddo, a tratti sembra qualcosa di già visto. Con qualche accenno al cinema sperimentale di Andy Warhol.
Apprezzabile però l'ironia di fondo che caratterizza la storia: un regista vuole fare un film contro la droga e la mafia e finisce per farlo con i soldi di un mafioso e dopo aver per suo conto contrabbandato eroina! Come dire: l'artista per poter operare liberamente (e trovare finanziamenti) deve piegarsi a certe consuetudini...
Fa il film, che vorrebbe essere celebrativo della moglie morta di overdose, e stessa sorte toccherà all'attrice che la impersona sul set, e di cui é innamorato!
Insomma, guardando troppo dentro la macchina da presa si finisce per perdere di vista la realtà, non accorgendosi di ciò che accade sotto gli occhi...
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