Regia di Sébastien Lifshitz vedi scheda film
Ogni singola immagine sembra felice di aprire il proprio corpo per assumere dentro di sé una dolorosa sagoma di solitudine; talvolta però sembra che si tratti di un' alienazione da cui rifugiarsi, con cui vestirsi. I dialoghi dei personaggi sono di sovente vigilati da un lupo di incessante e luccicante mestizia, ma può capitare di voler correre verso le loro parole pronunciate, aprirle delicatamente e restarvi dentro fino ai titoli di coda. E forse anche Oltre.
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