Regia di John Badham vedi scheda film
E' un ritratto del mondo giovanile popolare di New York negli anni '70, quando si diffondeva la smania dello sballo al sabato sera. Tuttavia il regista dedica anche parecchia attenzione al lato musicale e danzante del film, che ne stempera i tono drammatici e di piccola tragedia. Cambiate le musiche, tuttavia, sembra che oggi non sia cambiato molto nel modo di "divertirsi" il sabato sera (anche se ormai bisogna parlare di notte): euforia, droghe, alcol, eccessi, risse, incidenti mortali, sesso tra sconosciuti. A questo proposito, si può dire che il film proceda su queste due rotaie parallele: su una c'è il ballo con le luci, i bei vestiti, il gel, il sex symbol Travolta, le ragazze facili... sull'altra c'è la precarietà della vita che questi giovani vivono negli altri giorni, il suo vuoto, l'incomprensione e la violenza, e i drammi familiari.
Quanto ai personaggi, ho trovato i due protagonisti un po' scialbi e convenzionali, mentre mi sembrano più interessanti e incisive alcune figure collaterali: la ragazza perdutamente innamorata di Tony, il suo amico che ha messo incinta la fidanzata, il fratello prete spretato (che poi fa marcia indietro?). C'è anche qualche battuta da segnalare: -Ti posso almeno accompagnare a casa? -No. -Ma perché? -Dovevi farlo e basta, senza chiedermelo.
In complesso direi che è un film che si guarda volentieri, con momenti drammatici, ovviamente belle muische (Bee Gees), ma anche un po' superficiale e con un po' di lustrini di troppo. Secondo me non è completamente degno della sua fama. John Badham ha fatto di meglio, forse dove ha incassato molto meno. PS: Travolta, comunque, balla bene.
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