Regia di John Badham vedi scheda film
VOTO : 6/7.
Dico subito che non mi ha fatto impazzire (in fondo John Badham ho imparato ad amarlo per tutt’altro genere di film), però va senza dubbio inquadrato per quello che è e per quanto ha significato (non a livello strettamente alto, ma per l’impatto sul pubblico) per un’intera (e non solo) generazione.
La vita in quel di Brooklyn non offre molto così i giovani del posto (ma in tempi e modi leggermente diversi la cosa è valsa pure da noi), tutt’altro che benestanti, aspettano il sabato sera per scatenarsi in una pista da ballo, un po’ per il sano divertimento in sé ed un po’ perché nella vita non si sa mai e, vincendo delle gare, potrebbero anche schiudersi delle strade in mondi contemporaneamente tanto vicini quanto lontani.
Tony Manero (John Travolta, grandioso) è uno di loro con una quotidianità tutt’altro che esaltante, ma con una passione estrema per il ballo.
Il film non sarà certo grandioso, ma si può definire tranquillamente diretto e pare pure molto genuino per come la storia viene raccontata.
In un contesto semplice, ma non semplicistico, il racconto risulta efficace e coinvolgente.
A supporto le musiche dei Bee Gees, divenute indimenticabili (almeno per il fatto di aver allargato il bacino di utenza) anche grazie a questo film.
E soprattutto Travolta qui è davvero mitico (non c’entra un tubo ma il suo Tony Manero è ripreso in maniera sconvolgente da Pablo Larrain nel recente, ed ingiustamente poco considerato, “Tony Manero”).
Comunque lo si prenda un film che ha lasciato un segno.
Più che discreto per me.
VOTO : 6/7.
Buon ritmo e diverse buone idee funzionali al risultato.
VOTO : 7,5.
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