Regia di John Badham vedi scheda film
La gioventù bruciata degli anni '70 va in discoteca.Questo è un film che ha fatto epoca , che ha imposto un personaggio che ha fatto breccia nel cuore dell'immaginario collettivo,che ha descritto con un realismo che pochi purtroppo gli riconoscono uno spaccato giovanile di realismo impressionante.Molti sono stati abbagliati dalle sequenze di ballo,dai movimenti pelvici dell'immarcescibile Tony Manero ,dal suo completino bianco ,dal suo ditino alzato al cielo,dai suoi pantaloni aderenti in vita e a zampa d'elefante,dalle sue camicie improbabili ,dai suoi capelli cotonati.Pochi si sono accorti del vuoto esistenziale che lo avvolge come un sudario.Lui e i suoi amici proprietari di vite proletarie senza significato che vengono riscattate in un colpo solo dalle serate trascorse in discoteca,a bere,fumare,sballarsi e a ballare.La discoteca,luogo di aggregazione culto,tempio pagano in cui la gioventù bruciata di cui sopra decide di socializzare,gioventù contagiata dalla febbre del sabato sera del titolo.Tony è commesso in un negozio di ferramenta e vernici,la sua vita è fatta di lavoro che lo soffoca,così come lo soffoca il suo ambiente familiare,e di discoteca,l'unico luogo in cui si sente se stesso,si sente libero.E infatti ancheggiando e inventando nuovi passi di danza Tony è un mito per il gregge che frequenta la discoteca.E non riesce a vedere oltre il proprio naso,non riesce a percepire il vuoto delle sue aspirazioni,non ha neanche un futuro a cui pensare.E anche quando incontra la partner perfetta per ballare,Stephanie,le cose non cambiano.Cambieranno solo dopo il suicidio di un suo amico.Allora prenderà consapevolezza di quanto è stupido buttare la vita nel modo in cui lui sta facendo.E cambierà...Questo è un film oltremodo famoso per le parti in discoteca e per la favolosa colonna sonora ma non per il resto.E per me il resto ha molto più valore:è un film con una facciata superficiale che in realtà offre un ritratto crudo e realista di un gruppo di giovinastri senza arte ,nè parte con un linguaggio turpe e che compie gesti profondamente immorali,specialisti dell'amore promiscuo sul sedile posteriore dell'auto.Una gioventù che si brucia ogni giorno di più al fuoco della mancanza di valori in un contesto urbano degradato che a me ha ricordato molto da vicino le Mean Streets di Scorsese in cui la discoteca la fa da padrone.ma una speranza,almeno per Tony,c'è....
non male
ok
funziona bene nella parte
da qui parte il mito che ancora lo accompagna
buona la regia,anche se non è nelle sue corde un film di questo tipo
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