Regia di Takashi Miike vedi scheda film
Finalmente dopo anni di attesa e' possibile vedere un film di Takashi al cinema.Questo THE CALL e' derivativo e richiama alla mente la nuova ondata horror orientale del dopo RINGU,ma cio' non vuol dire che sia una pellicola da poco...tutt'altro!Takashi dirige in modo sublime quasi tutte le sequenze e mostra una visionarieta' non comune ed una scelta dei tempi perfetta.Bella la storia che mescola toni drammatici al thriller fina ad arrivare all'horror puro,in una serie di eventi che riescono a tenere sempre vivo l'interesse e non fanno mai annoiare.Molto bravi anche gli attori che non esagerano e regalano una prova davvero intensa.I sobbalzi non mancano,la paura e' viscerale ed il talento del regista emerge in ogni inquadratura,mai messa a caso, sempre studiata anche nei semplici campi-controcampi.Notevole pure la fotografia,che seppure di "nakatiana" memoria rende benissimo l'insieme claustrofobico della vicenda.Veramente coraggiosa la scelta di Takashi di far cambiare ritmo costantemente alla storia che cresce per poi ricalarsi nelle atmosfere melo'e far esaltare la storia d'amore tra i due giovani protagonisti.... un tocco di autorialita' ad un prodotto di genere fatto con tutti i crismi.Le sequenze da ricordare sono tante,una per tutte e' la delirante diretta tv...con momenti ironici e botte gore da paura.
Insomma,una pellicola bella ed intelligente,dove il cellulare e' -non solo- uno strumento che serve a far compiere efferati omicidi,ma e' anche un nostro prolungamento...da quando c'e' e' sempre piu' difficle dichiarare di essere liberi o soli...orami siamo raggiungibli da qualunque cosa ...siamo anche sempre piu' soli e chiusi in noi stessi...grazie Miike...finalmente un vero horror quasi "Cronenebergiano".Bellissimo il finale ermetico ed intimista.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta