Regia di Frank Oz vedi scheda film
Buona l'dea di partenza, meno la realizzazione.
Una coppia di coniugi,entrambi conduttori in una tv privata, a seguito di disavventure professionali, decidono di ricominciare daccapo e si trasferiscono in una idilliaca cittadina "Stepford",nel Connecticut, luogo "magico" in cui tutte le mogli degli abitanti sono perfette,belle, laboriose casalinghe,ben truccate e pettinate,sempre ben vestite,compiacenti che dicono sempre di si e in grado di soddisfare qualunque desiderio dei mariti,immerse in una suggestiva e incantata atmosfera anni cinquanta, da favoletta,però di contro sono superficiali e frivole,senza personalità, tutte omologate su di un comportamento univoco.Si scoprirà poi, che le loro azioni sono dovute ad un surreale lavaggio del cervello,perpetrato per motivi del tutto paradossali .Trasposizione cinematografica del romanzo di Ira Levin "la fabbrica delle mogli" e remake dell'omonimo film, sembra restare in bilico tra satira caustica, commedia grottesca e thriller fantascientifico.Questo lavoro di Oz è stato collocato,a ragion veduta, dai critici, giustamente nel novero di quelli"incompiuti" o "irrisolti che dir si voglia.Nicole Kidman è come sempre brava, ma la storia ancorchè inverosimile,è disarticoltata e saltella da un genere all'altro,con troppa disinvoltura,senza guadagnare una sua netta fisionomia.In pratica la buona idea iniziale non è ben sviluppata e il film resta al palo.
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