Alla bidonville Villaggio Felice arriva Salvatore che distribuisce boccettine colorate contenenti pozioni che fanno realizzare i sogni. Gli abitanti sembrano felici quando una multinazionale acquista il terreno per costruire un centro commerciale e regala a ognuno un appartamento. Ma poco tempo dopo, dalle case si sentono urla e improperi. Salvatore decide di ripartire e invita tutti a seguirlo.
Note
Sembra un Ufo, questo Cartoni animati: legato a idee, immagini, progetti, figure, personaggi che erano già compianto ed elegia trent'anni fa, tanto da risultare a tratti stanchi ed evasivi, anche se il film ha continue trovate felici, autenticamente poetiche. Ma che un titolo come questo ci appaia oggi "inutile" o anacronistico, non è certo solo colpa dei fratelli Citti. E basta il suo procedere vagabondo a mostrarlo come un film libero in mezzo a film schiavi del mercato e della mediocrità creativa, un film umano in mezzo a film-zombie. Fiorello funziona in maniera sorprendente, Franco Citti si porta in giro con la solita rude grazia, mentre un handicap è l'interpretazione di Elide Melli, rigida e leziosa.
“Barboni animati” Sì, perché i cartoni del titolo sono quelli dove si rigirano i senzatetto in attesa di prendere sonno. Sfortunata prima co-regia col fratello di Sergio, Franco Citti, che dal 1998 ha trovato distribuzione solo nel 2004, forse speravano che il successo di Fiorello (era il suo primo film) aiutasse... ma non fu così.
TFF 41 - RETROSPETTIVA SERGIO CITTI "Voler bene a una donna è facile.
Basta non innamorarsi mai."
Nell'idilliaco ma realista "Villaggio Felice", abitato da povera gente onesta, lavoratrice ma sfortunata, Salvatore (Rosario Fiorello) distribuisce boccettini colorati a tutti, il cui liquido contenuto rende reali i sogni di chi beve.
Tra questi sogni, quasi sempre fino a quel momento… leggi tutto
E' ingenua quanto accattivante questa favola pauperista dei fratelli Citti, sospesa com'è tra realismo ed onirico vagheggiamento, tra popolaresco narrare e poetico tacere. La figura del venditore di sogni a buon mercato è geniale nella sua essenzialità, e pensate a cosa sarebbe stata se ad interpretarla fosse stato, anzichè una star del piccolo schermo, un Sergio… leggi tutto
Una poetica leggera, quasi invisibile, percorre questa storia decisamente pasoliniana di povertà e felicità. Sogni e realtà si confondono, proprio come nei cartoni animati del titolo; i fratelli Citti gestiscono per la prima e ultima volta una regia assieme (per Franco sarà proprio l'unica occasione nella sua carriera) e, sebbene cerchino di tornare agli antichi fasti… leggi tutto
TFF 41 - RETROSPETTIVA SERGIO CITTI "Voler bene a una donna è facile.
Basta non innamorarsi mai."
Nell'idilliaco ma realista "Villaggio Felice", abitato da povera gente onesta, lavoratrice ma sfortunata, Salvatore (Rosario Fiorello) distribuisce boccettini colorati a tutti, il cui liquido contenuto rende reali i sogni di chi beve.
Tra questi sogni, quasi sempre fino a quel momento…
L’ 11 ottobre 2005 moriva ad Ostia il romano Sergio Citti, fratello dell'attore Franco Citti, caso raro di regista e sceneggiatore proletario. Dotato di un personale tocco registico (spaziava con facilità…
Film che segna l’esordio alla regia dell’attore Franco Citti, con la “fraterna collaborazione” del fratello Sergio, il quale mostrava già i primi sintomi della malattia che l’avrebbe portato alla morte pochi anni dopo. Il film fu girato nel 1998, ma distribuito, e male, solo nell’estate del 2004, per approfittare del successo televisivo di Fiorello,…
Cari amici, se vi va, andiamo avanti: FILM RICORDATI DAGLI UTENTI
1923 (Mysterien eines Frisiersalons – Bertold Brecht) [Billy Wildest]
1929 (Un Chien Andalou – Salvador Dalì w.…
Una poetica leggera, quasi invisibile, percorre questa storia decisamente pasoliniana di povertà e felicità. Sogni e realtà si confondono, proprio come nei cartoni animati del titolo; i fratelli Citti gestiscono per la prima e ultima volta una regia assieme (per Franco sarà proprio l'unica occasione nella sua carriera) e, sebbene cerchino di tornare agli antichi fasti…
Non si può continuare a essere "poetici e pasoliniani" per forza, cone non si può volere essere sempre bambini. Questo film stucchevole per quale pubblico è stato fatto? Per quello dei nostalgici a tutti i costi? Per chi ama le minestre riscaldate?
I sogni non costano nulla. Esattamente come la poesia, che si posa leggera su ogni luogo, anche su un capannone abitato da una comunità di senzatetto. Però, in questa storia, la poesia è stata trascinata attraverso il fango del disagio sociale, e strofinata sul ruvido cemento della periferia degradata, e non ha più nulla del lirismo litografico delle borgate ritratte…
E' ingenua quanto accattivante questa favola pauperista dei fratelli Citti, sospesa com'è tra realismo ed onirico vagheggiamento, tra popolaresco narrare e poetico tacere. La figura del venditore di sogni a buon mercato è geniale nella sua essenzialità, e pensate a cosa sarebbe stata se ad interpretarla fosse stato, anzichè una star del piccolo schermo, un Sergio…
"Cartoni animati" girato nel 1997 avrebbe dovuto chiamarsi "Peppe non ama Maria" e doveva essere girato dall'"esordiente" Franco Citti ispirato da un allegro racconto firmato con l'aiuto del compianto Ennio De Concini. Sergio, il fratello maggiore, intervenne provvidenzialmente al recupero del progetto, cercando di limitare il più possibile il travaglio derivante da intoppi produttivi e…
Della relazione tra cinema e sogno si è sempre parlato tantissimo: il rapporto è quasi destinale, forse anche perché la nostra memoria onirica è a tal punto immaginifica. Per molti registi poi riuscire a…
Quattro anni fa, Franco Citti, il mitico attore-non attore protagonista di Accattone (e poi di mille altri film), esordisce nella regia. A riprese iniziate, si fa dare una mano dal fratello Sergio, che invece, dopo essere stato aiuto di Pasolini, è uno dei registi più singolari e fantasiosi del cinema italiano. Leggenda vuole che Sergio chiedesse al fratello: «Ma che, giri ‘n film? E quanno…
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Commenti (2) vedi tutti
“Barboni animati” Sì, perché i cartoni del titolo sono quelli dove si rigirano i senzatetto in attesa di prendere sonno. Sfortunata prima co-regia col fratello di Sergio, Franco Citti, che dal 1998 ha trovato distribuzione solo nel 2004, forse speravano che il successo di Fiorello (era il suo primo film) aiutasse... ma non fu così.
commento di marco bidove trovarlo? non riesco neanche a scaricarlo…
commento di 9 gatti