Regia di Steno vedi scheda film
Da un punto di vista strettamente comico Febbre da cavallo è un film come tanti, vincolato alla capacità dei suoi caratteristi e con qualche scena riuscita che giustamente è diventata oggetto di culto degli amanti del genere. Da un punto di vista di costume però il film assume una valenza ben più determinante, disegnando la sagoma del giocatore d'azzardo italico in maniera tanto puntuale da diventare punto di riferimento assoluto e sempre attuale. La sceneggiatura vede la firma di Steno e del figlio Enrico Vanzina che già prima di firmarla aveva dimenticato la lezione del padre, alla colonna sonora invece compare il nome del tastierista di Guccini, Vince Tempera ed il risultato si sente. E' un film godibile con ottimi personaggi entrati nella storia (tra cui spicca decisamente il Mandrake di Proietti) e qualche scena da antologia della comicità, sicuramente consigliato e godibile.
E' il tocco in più. Ritmata, originale, leggera.
In occasioni come questa si ammira la sua lungimiranza nell'usare un acronimo onde evitare che i figli potessero distruggere un nome tanto importante per la comicità italiana.
Nei titoli di testa si accredita come Luigi Proietti, è il vero mattatore del film. Straordinario.
Er pomata è un altro personaggio amatissimo dal pubblico, molte battute sono riuscite e Montesano gioca molto bene con la mimica ed i cambi di voce.
Splendida.
Il solito, si fa il suo.
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