Regia di Steno vedi scheda film
Commediola di poca e prevedibile sostanza, con risvolto "all'italiana" che la riabilita quel tanto da farle raggiungere la sufficienza. La differenza la fanno Proietti e Montesano, abili a conferire una verve straordinaria ad una storia decisamente non ingegnosa o sofisticata; i profili dei personaggi, tutte piccole persone, ma grandi a parole, sono appunto un evidente richiamo alla tradizione della commedia all'italiana (emblematico l'episodio finale della 'sconfitta mancata', come l'eterno perdente che vince solamente quando il premio va a suo svantaggio). Attorno ai due protagonisti c'è un cast di caratteristi eccezionali: da Mario Carotenuto ad Adolfo Celi, da Ennio Antonelli a Gigi Ballista, passando per una sempre frizzante Spaak.
Due disperati che vivono alla giornata bazzicando un ippodromo, dalle cui corse hanno contratto solo debiti, organizzano la corsa-truffa che li riabiliterà economicamente, insieme ad alcuni complici. Ma si fanno prendere la mano e vengono scoperti.
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