Regia di Russ Meyer vedi scheda film
In linea con Supervixen, e suo seguito ideale, Beneath the valley of the ultra-vixens rappresenta l'opera di addio (escludendo il documentario Pandora peaks del 2001) per Russ Meyer, che chiude così la carriera di "erotomane abbondante". Spassoso, surreale, grottesco, volutamente ironico: perfetto esempio dello stile che ha reso unico il regista.
Un narratore ci svela i retroscena di una piccola cittadina degli Stati Uniti, speduta nel deserto, nella quale vivono eccentrici personaggi: il rappresentante di intimo, porta a porta, Semper Fidelis (Michael Finn); Peterbuilt (Patrick Wright), un camionista disinibito; Junkyard Sal (June Mack), la titolare di un'autofficina; Lavonia (la pornostar Kitten Natividad), meglio nota nello strip-bar in cui si "spoglia" come Lola Langusta. E proprio Lavonia/Lola ne combina di cotte e di crude nel tentativo di riportare in essere il vigor sessuale del fidanzato Lamar (Ken Kerr), che riesce solo ed eccezionalmente a prenderla da "dietro". Tra costoro è presente anche Eufaula Roop (Anne Marie), formosa speaker della radio locale "Rio Dio Texas", che si dedica - anche sul lavoro - a mettere in pratica terapie rilassanti con i giovani del posto, tra i quali pure Lamar.
"Le parole di Lavonia: 'Datemi un ragazzino e vi restituirò un uomo'." (Narratore, durante l'incontro tra Lavonia e un giovane immerso nelle acque di un fiume)
Sulla falsariga di Supervixen, Russ Meyer (1922 - 2004) realizza questo surreale e grottesco seguito, volutamente eccessivo nel tratteggiare protagonisti che appartengono più all'universo del fumetto (non a caso si distingue per i molti effetti onomatopeici) che non a quello di un film. Ironico e spassoso, con almeno una lunga seguenza in grado di far sbellicare dalle risate (la visita di Lamar e Lola dal dentista, esperto anche di terapie sessuali, Asa Lavender), Beneath the valley of the ultra-vixens deve essere visto senza pretese, lasciando da parte la logica e la plausibilità per lasciarsi invece trasportare in una dimensione erotico comica, contraddistinta da sensuali bellezze dotate di seni abbondanti e fisici attraenti. Meyer si prende consapevolmente gioco delle convenzioni narrative e assembla un mostrum videoludico per il quale adotta un montaggio serrato, con sbalzi di scena improvvisi, puntando unicamente a far risaltare primi piani di seni ondeggianti (dall'alto al basso e da destra a sinistra), cosce, sederi e labbra femminili. Nel finale, del tutto metacinematografico, compare lo stesso Meyer con la macchina da presa, circondato da rocce nel deserto mentre descrive il destino dei vari personaggi; alle sue spalle Kitten Natividad, completamente nuda, saltella sotto i raggi del sole. "Hey, Kitten... andiamo via!", esclama il regista. Il film è finito e si ritira, assieme alla troupe, mentre annuncia un seguito (che non ci sarà mai) dal titolo The jaws of vixen. Ed è davvero un andarsene per Meyer, dato che Beneath the valley of the ultra-vixens costituisce la sua penultima regia, se si considera la realizzazione del documentario Pandora Peaks (girato nel 2001) come suo ultimo lavoro.
Curiosità
- Beneath the valley of the ultra-vixens è stato girato in California, con una troupe striminzita (5 persone!) e un budget approssimativo di soli 240.000 dollari.
- Anne Marie, nel film Eufaula Roop (la speaker, n.d.r.), poteva vantare misure da "guinness dei primati": 170 cm di circonferenza toracica!
- Pare che l'aliena maggiorata presente in Mars Attacks! (diretto da Tim Burton), sia un voluto omaggio all'attrice utilizzata da Meyer.
- Nonostante abbia avuto riconoscimento critico con il trascorrere degli anni, inizialmente le recensioni (a dispetto del riscontro al botteghino) furono inclementi, con poco incoraggianti giudizi del tipo: "Un godimento per ritardati mentali, sessualmente impotenti e stupidi".
- Nel nostro paese Beneath the valley of the ultra-vixens è stato distribuito anche in versione hard (insertata), presentato nelle famigerate nottate di porno trailers televisivi come in catalogo per la Marilyn Video, casa specializzata nella distribuzione di porno.
... parole di Russ Meyer!
1 - "Con Kitty Natividad abbiamo vissuto insieme per quattro anni ed è stato meraviglioso perché lei era un vero e proprio oggetto sessuale, una macchina del sesso. Sapeva che quello che le facevamo le sarebbe stato di beneficio, e in effetti è riuscita a guadagnare di più. Ma le piaceva, adorava il gioco di eccitare la gente. Era equipaggiata con un gran corpo e aveva scopato un sacco: e così conosceva tutte le posizioni e tutto ciò che è necessario per attizzare un uomo.... due dei requisiti fondamentali per il successo di un'attrice in uno dei miei film." (Sparate sul regista! di Alberto Farina, editrice Il Castoro, pag. 43)
2 - "Kitten venne obbligata da suo marito, un grandissimo figlio di p.....a, a fare un'operazione di chirurgia plastica mettendo direttamentre nel suo seno una parte della sostanza che solitamente è contenuta dentro le borse (sacchetti di silicone introdotti nel seno per renderlo più grosso, n.d.r.). Finché usi le borse va bene, ma quando inserisci direttamente il silicone nel seno, beh, allora rischi il tumore". (Grazie per le tette, Amarcord n. 8-9, pag. 114)
3 - "Sapete da dove vengono quei nomi meravigliosi, Eufala, Flovilla? I dintorni di Atlanta. Flovilla, Eufala, Lavonia, sono tutte contee". (Un erotomane abbondante, Granata Press, a cura di Giancarlo Carlotti)
"La grande attenzione riservata al seno femminile, accompagnata dalle idee confuse sulle reali aspirazioni dei feticisti, provoca nelle donne un’ansia infondata al proposito, cosicché le mammelle non sono mai giuste, sono sempre troppo piccole, troppo grandi, della forma sbagliata, troppo molli."(Germaine Greer)
F.P. 16/01/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 89'10") / Aggiornamento della recensione pubblicata in precedenza su Il davinotti
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