Regia di Russ Meyer vedi scheda film
Meyer, da buon Tinto Brass a stelle e strisce, è pienamente a suo agio solo tra maggiorate, storie picaresche ed erotismo a profusione. Tuttavia ha il pregio di non scivolare mai nella volgarità, cosa che appare ancor più evidente in "Supervixens", parte centrale di una trilogia (insieme a "Vixens" ed "Ultravixens") dove in realtà i singoli film hanno ben poco in comune. Qui il regista (che compare anche nella parte del proprietario di un Motel) sa amalgamare bene i pochi ingredienti a sua disposizione riuscendo anche a costruire una trama meno banale di quel che sembri. L'elemento comunque distintivo resta una sorta di gioia erotica, un'esuberanza non solo nelle forme delle sue attrici ma nei colori e nelle atmosfere di film semplici ma comunque divertenti, dove l'erotismo è soprattutto gioia di vivere anche davanti alla morte e ad un'inattesa reincarnazione.
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