Regia di Russ Meyer vedi scheda film
Russ Meyer in stato di grazia: tra erotismo (abbondante di petto), improvvisazione e ironia. Fumettone privo di senso -e logica- ma decisamente esilarante.
Il giovane Clint Ramsey (Charles Pitts), impiegato presso un distributore di benzina, litiga violentemente con la ninfomane compagna, Super Angel (Shari Eubank). Clint non riesce a saziare l'insanabile appetito sessuale della pettoruta ragazza, al punto che i due arrivano a darsele di santa ragione. L'intervento dello sceriffo Harry (Charles Napier) tiene lontano Clint, mentre Super Angel non esita un secondo a sedurre l'uomo di legge, date anche le dimensioni equine del suo serpentiforme membro. Peccato che Harry abbia una reazione inaspettata: nonostante lo strip e le enormi tette sbattute in faccia, infatti, non riesce a raggiungere l'erezione. Motivo per cui, dopo essere stato deriso, reagisce in maniera drastica, sino ad uccidere la ragazza. Clint, per sfuggire all'accusa di un delitto non commesso, oltrepassa la frontiera, attraversando il deserto facendo l'autostop. Super Soul, Super Lorna, Super Cherry, Super Eula: tutte maggiorate (con seno superiore alla quinta) che incrocia nel suo peregrinare. Nonostante Clint eviti i rapporti con le donne che incontra finisce sempre per essere picchiato da mariti (o padri) gelosi. Solo un'ungherese soprannominata Tetta (Uschi Digard) che ha sposato -per corrispondenza!- un anziano fattore, riesce a farsi possedere da Clint.
Shari Eubank è la "tettona" soprannominata Superclito (!), moglie del fessacchiotto Clint (Charles Pitts), marito dall'aspetto di tontolone, ma circondato da donne che le piovono addosso con i loro abbondanti seni. La Supervixen dal clitoride facile viene presa di "mira" dal poliziotto Harry (Charles Napier), che affronterà poi Clint e la sua nuova ragazza in un finale cartoonistico, mèmore dei prodotti Loooney Tunes (Gatto Silvestro e Willy Coyote su tutti). Incredibile divertissement, girato in massima economia.
Pur non esistendo una vera e propria sceneggiatura, le riprese spesso finiscono per sprofondare (volutamente) nel surreale, dando al girato un taglio fumettistico in grado di rendere scorrevoli i 105 minuti di durata. Il doppiaggio italiano, approssimativo e spesso fuori sincrono, in parte finisce per rendere ancora più assurdo il contesto.
L'erotismo, di grana grossa e oggi anacronistico, convive qui felicemente con una vena ironica costante. Il "sinistrato della passera" (definizione di Super Angel), ovvero lo sceriffo, che ha lo spigoloso muso di un esorbitante Charles Napier, saltellando dall'alto di un promontorio roccioso getta dinamite (accendendola con il sigaro) senza mai colpire l'obiettivo: questa surreale, grottesca e lunga sequenza ben definisce il registro di gioiosa partecipazione di tutto il cast tecnico artistico.
Sì, non ci sono dubbi, in mezzo a tutte quelle "Super" si sono divertiti un sacco a girare Supervixen. Primo tra tutti il folle (e disinibito) Russ Meyer, qui al secondo capitolo (dopo Vixen, 1968) di una trilogia che si chiude con l'esilarante Beneath the valley of the ultravixens, circolato sugli schermi italiani come Ultra Vixens - Tutti gli uomini di Lola Langusta e/o Questi pazzi, pazzi, pazzi vicini di casa (1979).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta