Regia di Russ Meyer vedi scheda film
Come da tradizione per Meyer, la donna non ne esce benissimo: sicura di sè e delle proprie potenzialità fisiche, mira alla soddisfazione rapida dei propri desideri ed è sprezzante verso chiunque. Ma in questo film la protagonista è pure eccessiva, rispetto agli standard del regista; come lo sono le scene di sesso (non poche e piuttosto esplicite per il periodo), anche se purtroppo vanno segnalate tette grosse ma non mastodontiche come eravamo abituati dai precedenti capitoli dell'opera di Meyer. In definitiva è ridicolo (l'obiettivo principale del film), ma nemmeno poi tanto: spesso si eccede oltre una certa soglia e si scade nel patetico; e questo significa che il lavoro di Meyer ha fallito.
Margot è bella, determinata e ninfomane. E razzista. Il marito la trascura e lei se la fa con tutti, senza esclusione di colpi: anche la moglie di un amichetto e persino il proprio fratello. Un rapimento sventato da un ragazzo di colore le fa almeno rivalutare le idee razziste.
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