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Le due verità - Forever Mine

Regia di Paul Schrader vedi scheda film

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La recensione su Le due verità - Forever Mine

di Furetto60
4 stelle

"Revenge-movie" convenzionale

Nell'estate del 1973, in un lussuoso albergo a Key Biscayne, presso Miami Beach,il giovane e belloccio,Alan Ripley,alias Fiennes, per mantenersi agli studi universitari lavora come  bagnino.Un giorno incontra una donna affascinante, Ella Brice, Gretchen Mol, e tra i due nasce  una focosa relazione. Ma Ella è sposata con un potente uomo di affari, Mark Brice alias Ray Liotta, il quale viene a conocenza della loro tresca, proprio per bocca di Ella, cosi  aiutato dai suoi tirapiedi senza scrupoli,prima lo fa arrestare e infine lo fa uccidere.Ma in realtà il ragazzo, scopriremo poi,è riuscito  miracolosamente a salvarsi. Trascorrono  quattordici anni, Mark è, dopo una vantaggiosa carriera politica, in difficoltà con la giustizia, ricorre dunque a Manuel Esquema di New York, un misterioso finanziere di successo, che avendo i giusti contatti,potrebbe dargli una mano per scappottare le sue grane. Esquema non è altri che Alan,ma avendo il volto segnato da una vistosa cicatrice, Mark non riesce a riconoscerlo,ma dietro le sue fattezze ritoccate, è proprio lui, tornato ad esigere la sua legittima vendetta, ma anche per tentare di riconquistare il cuore di Ella.Tipico revenge-movie,molto simile nella struttura narrativa al “Conte di Montecristo” aggiornato ai tempi d’oggi, ma attenzione quello era un capolavoro immortale, questo un piccolissimo filmetto. Paradigmatica parabola su colpa, perdizione e redenzione, ma anche storia in cornice noir,a cavallo tra l'estetica patinata del melodramma classico e gli stereotipi del “genere”, girata da Paul Schrader con uno stile affettato e di maniera. Assolutamente inverosimile, e nostalgico, pieno di suggestioni antiche,la voce narrante fuori campo e il lungo flashback, portano alla memoria “Viale del tramonto” con le debite e vistose proporzioni, molto retorico, quando non addirittura melenso,vedi la dichiarazione d'amore sulla spiaggia, le lettere dal carcere e privo di qualsiasi approfondimento psicologico dei personaggi. Girato nel 1999, ambientato negli anni '80 e, attraverso i ricordi di Alan, negli anni '70, ma col tono dei melò anni '50.Assolutamente dimenticabile

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