Regia di Jacques Rivette vedi scheda film
Terzo ed ultimo capitolo delle Scene di vita parallela, trilogia che alcuni critici hanno voluto aprire in forma di quadrilogia anche a Celine e Julie vanno in barca (1974). Gli altri due titoli della serie sono Duelle e Noroit, entrambi del 1976; il fatto che a Rivette sia occorso un quarto di secolo per riprendere in mano questo film è dovuto alla grave crisi, professionale e fisica, che colse il regista francese subito dopo aver girato le due pellicole del '76. La costante immediatamente ravvisabile che collega tutte e quattro le opere citate è quella del doppio femminile: due identità distinte di donne solo all'apparenza lontane che tendono ad avvicinarsi fin quasi a confondersi - e a confondere così lo spettatore - entro la fine della storia. L'uomo, nelle Scene di vita parallele, è quasi un complemento della donna, poco più che un oggetto preda del volere delle protagoniste; qui sicuramente la figura maschile (quella di Julien) è la più forte fra tutte le presenze di uomini nei quattro film sopra citati, ma rimane comunque un personaggio succube e debole, già spregevole all'inizio (quando ricatta una sconosciuta) e che poi si scopre anche un individuo solitario e disturbato, vittima di un delirio onirico. Gli orologi nella casa di Julien, che scandiscono il tempo in vista della silenziosa morte in lento, ma sicuro arrivo, sono l'eco di una coscienza negativa - quando non indifferente - del valore dell'esistenza umana, valore inferiore al delirio romantico che sorprende Julien alla conoscenza di Marie. Bel tris di interpreti (Emmanuelle Béart, Jerzy Radziwilowicz e Anne Brochet), che prendono la scena nella quasi totalità della pellicola; dialoghi poco esplicativi, come piace al regista, ed una trama convulsa e fin troppo sottile, dalla logica incline a spezzarsi per non ricomporsi più: ancora una volta a Rivette non interessa ciò che ci sta raccontando, ma come lo sta facendo. Colori intensi, prevalenza decisa di interni; due ore e mezza sono ad ogni modo un po' tante. Sceneggiatura di Rivette/Laurent/Bonitzer. 5,5/10.
Julien ricatta una donna misteriosa, le cui carte segrete sono finite per caso in mano all'uomo; quando però nella sua vita compare Marie, di cui si innamora ricambiato, Julien ignora che la donna abbia un legame con la vittima dei suoi ricatti...
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