Regia di Jacques Rivette vedi scheda film
Il cinema di Rivette non si è mai appoggiato al cinema a grande respiro, il suo sapore intellettuale lo ha sempre precluso dal mercato tradizionale, ma questa è una scelta sua personale a cui non ha mai rinunciato e se qualche successo più di spessore è arrivato è stato solo dovuto al caso. Gli attori importanti se lo tengono caro, perché con lui raggiungono, magari, tematiche diverse e poco abbordabili dagli schemi del cinema commerciale, insomma è un aiuto reciproco.
Qui abbiamo la presenza già vista ne il bello “La Bella Scontrosa”, Emanuelle Béart che riesce a filtrare bene il suo personaggio ad iniziare dal corpo.
Una storia evanescente e che in qualche modo riesce ad atterrare nei nostri cuori e a sorprenderci; l'amore che attraversa il mondo dell'inconoscibile e dell'inesistente, ma che rimane amore e come tale si afferma. Un discorso non facile, ma che attraverso la storia riesce ad arrivarci salvando il messaggio. Rivette si avvale dei suoi due sceneggiatori di fiducia e lavora di fino e compone benissimo e con una leggera traccia di suspense, il suo cinema, lo sappiamo in partenza, non cerca facili soluzioni, ma pur entro questo sua scelta riesce a concludere un suo discorso ed ad emozionare.
Una storia poco raccontabile, ma Rivette con sceneggiatori a fianco è riuscito a darci l'emozioni giuste
Un bel discorso sull'amore, raccontato in maniera diversa e ben distribuito
Davvero bravissima, un'intensità che difficilmente ha raggiunto ina ltri film, diciamo pure che la sua presenza è basilare.
Il personaggio maschile, viene da un cinema sempre impegnato e mantiene questi suoi requisiti, senza mai appesantire ed in un film come questo non è poco
La donna misteriosa e riccattata, ceh sembra fino alal metà della storia slegatae poco inserita.. ma.. brava e in parte, peccato che il cinema non le dia ruoli di primo piano
Buona caratterizzazione non prorpio marginale
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