Nei bagni di una discoteca, una ragazza decide di farla finita: pagherà un ragazzo che non ama le donne per guardarla. Quattro notti per confrontarsi e per affrontare l'indicibile.
Note
L'idea di far recitare a Rocco la parte di un gay e di fargli fare soprattutto lo spettatore (ma alla fine si lascia andare pure lui al sesso etero) è carina e ribalta la sua immagine di stallone e star dell'hard. Tutto il resto, però, è un delirio verboso tutto incentrato sul conflitto uomo-donna, compreso quello dei corpi, compreso quello delle rispettive secrezioni. Discorsi vecchissimi, da autocoscienza degli anni '70, serviti sullo schermo con stile involuto.
Film rigoroso, nulla che si presti a interpretazioni fuorvianti, a meno che non si voglia lasciare libero corso a fin troppo facili battute sull’utilizzo di Rocco Siffredi.
Niente di “carino”, dunque, non è proprio il caso di leggerlo come un divertissement. Semmai, l'insieme è sepolcrale e può risultare respingente per la crudezza esplicita di alcune riprese. Ma questo solo se si dimentica che il cinema non ha come scopo primario quello di offrire foglie di fico ad occhi troppo abituati a veder coperte anche le… leggi tutto
A parte il bellissimo titolo francese e la presenza di rocco siffredi(credibile ma non troppo,nel ruolo di un gay che si da all'eterosessualita') il film e' un'insieme di oscenita' e volgarita' esagerate ed esasperate....lo script,poi,al di la' delle fortissime scene di sesso(un'apoteosi della sessualita' sadomaso)e' legnoso e falsamente filosofico...eppure,nonostante tutto,il film non mi e'… leggi tutto
Osserva e dimmi a cosa pensi: Anatomie de l'enfer parte benissimo, perché si dimostra perfettamente coerente con le sue intenzioni, portatore di una notevolissima impresa, ovvero quella di scervellarsi sull'immagine e scoprire come essa influisce sulla nostra mente e sul nostro inconscio, a partire da uno shock volutamente assestato (prima quello contro lo spettatore e non commentato, ovvero… leggi tutto
In ambito fotografico i bodyscapes sono foto di particolari del corpo umano ritagliati in modo da sembrare paesaggi e non più carne. Corpo umano che diventa quasi astratto. Amo molto questo genere di foto. In…
Osserva e dimmi a cosa pensi: Anatomie de l'enfer parte benissimo, perché si dimostra perfettamente coerente con le sue intenzioni, portatore di una notevolissima impresa, ovvero quella di scervellarsi sull'immagine e scoprire come essa influisce sulla nostra mente e sul nostro inconscio, a partire da uno shock volutamente assestato (prima quello contro lo spettatore e non commentato, ovvero…
Niente di “carino”, dunque, non è proprio il caso di leggerlo come un divertissement. Semmai, l'insieme è sepolcrale e può risultare respingente per la crudezza esplicita di alcune riprese. Ma questo solo se si dimentica che il cinema non ha come scopo primario quello di offrire foglie di fico ad occhi troppo abituati a veder coperte anche le…
L’italico orgoglio dinanzi al dilagante successo cameroniano si propone con un progetto al quale Rocco Siffredi ha dedicato tutte le sue capacità. E’ infatti italiano il primo film in 4D creato e…
[Con il dl anti-crisi si rispolvera la norma nata nel 2002 ma mai applicata. Addizionale del 25% per le scene di sesso non simulato. Il ministro Bondi ha due mesi di tempo per stabilire cosa è porno e cosa è soft.…
Più che un cassonetto è un calderone con film che più lontani tra di loro non si può, hanno in comune secondo me la bruttezza. comununque di peggio nel 2004 non ho visto
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Commenti (2) vedi tutti
Film rigoroso, nulla che si presti a interpretazioni fuorvianti, a meno che non si voglia lasciare libero corso a fin troppo facili battute sull’utilizzo di Rocco Siffredi.
leggi la recensione completa di yumePresuntuoso e palloso. Filosofico? Esagerato. L'idea del film non sarebbe male e, a parte le scene disgustose, e' un brutto film.
commento di leonardo4it