Regia di John Eyres vedi scheda film
Uno dei peggiori slasher arrivati in Italia negli ultimi tempi. In una università per criminologi nella foresta (tanto per cominciare...) hanno luogo i prevedibili omicidi seriali, con riferimenti a Jack lo squartatore e alle sue vittime che ogni tanto rispunteranno fuori, un po’ a caso, nel corso del film. In mezzo ci si trova Molly Keller, chiusa e ribelle, unica sopravvissuta anni prima a una strage in barca. La sciatteria e le inverosimiglianze della storia, la banalità dei personaggi e dei dialoghi sono state sempre perdonabili nel genere; ma qui non sono riscattate da nessun guizzo visivo. Soprattutto, non c’è una sola scena in cui si riesca davvero a costruire cinque minuti di suspence efficace. Più di una volta il film scivola ampiamente nel ridicolo (ogni tanto i movimenti dei personaggi sono accelerati, con un bizzarro effetto-comica), ma soprattutto l’insieme è una gran confusione in cui alla fine la regia è così goffa che non si capisce nemmeno più bene lo scioglimento. Qualche azzardo moderatamente splatter (il sangue che cola sulla pista da ballo durante un rave in un magazzino) non salva la situazione. Gli appassionati del genere escono dalla sala perplessi e annoiati.
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