Regia di John Eyres vedi scheda film
Pessimo esempio di slasher movie per teenager, con una sceneggiatura che vorrebbe essere “scientifica” nell’analizzare i comportamenti dei serial killer e, invece, fa acqua da tutte le parti, persino nei riferimenti storici!? (ad esempio Druit era un avvocato e non un medico, mentre Ted Bundy non era una persona ricca). Personaggi banalissimi, sebbene si voglia farli passare per degli arguti studenti di criminologia, criminologicamente incomprensibile il movente dell’assassino. Abbondano le incongruenze e i cali di tensione. A completare il tutto, poi, ci pensano i ricorrenti momenti che, secondo il regista, dovrebbero far saltare sulla poltrona lo spettatore, ma che, in realtà, finiscono alla lunga con l’irritarlo (mi riferisco, tanto per citarne alcune, alle scene in cui persone prive di sensi si animano di improvviso afferrando l’individuo in primo piano che sta passando lentamente accanto a loro o quelle in cui l’assassino esce d’improvviso fuori dall’acqua e via dicendo). La regia è decisamente discontinua anche se non pessima pessima, tuttavia l’incapacità di mantenere una certa tensione è un difetto piuttosto evidente. Gore clamorosamente assente con tutti gli omicidi commessi fuori campo. Pessima la colonna sonora, discreta, invece, la fotografia (unica nota positiva ravvisabile nella pellicola), specie nelle scene ambientate nei boschi sotto la pioggia.
Orrendo il finale fracassone in cui gli sceneggiatori, per “chiudere in bellezza”, decidono bene di prendere in giro lo spettatore con un epilogo che peggio non si potrebbe. Evitare come la peste. Voto: 4=
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