Il diciassettenne Pierre vive con la nonna. Quando all'improvviso il padre muore Pierre è iniziato alla perversione dalla madre, Hélène, che il ragazzo adora e nella quale vede una donna pura che ha vissuto con un uomo ripugnante. Hélène gli fa conoscere Réa, la sua giovane amante che coinvolge Pierre nelle sue orge...
Note
Al cinema, l'ispirazione batailliana è nove volte su dieci garanzia sicura di kitsch. Ed è senza dubbio anche il caso di questa innocua e fiacca divagazione, girata con assoluta incertezza, sbandando tra i dialoghi e le situazioni paradossali di Bataille e inspiegabili momenti di piatto realismo. Vari i condimenti furbetti (ma neanche tanto, poi): in colonna sonora irrompe l'_Adagio_ di Barber, i personaggi fischiettano Bernard Herrmann e leggono Don DeLillo.
Opera alquanto confusa, non erotica bensì psicologica, forte, intensa, ma disturbante, così sorretta da un’intensa, trascesa I.Huppert.
La madre plagia sessualmente il troppo amato figlio, per un contorto bisogno che trascende il psicologico: lui cadrà nella rete.
Finirà male per entrambi gli incestuosi.
Voto 6.5 per la straordinaria Huppert
Il film non è scandaloso (come forse voleva essere) è semplicemente molto brutto: sceneggiatura approssimata, recitazione quasi dilettantesca, più che provocazioni volgarità gratuite. Ma come hanno fatto a prenderlo al Festival di Taormina dopo che Cannes l'aveva rifiutato?
Il solito intellettualismo pruriginoso made in france, con tanto melò da telenovela di quarta categoria. Un altro salto nel nulla della Huppert. Noia & banalità. Voto 4.
Sade e Claudel citati in maniera pretestuosa, a mò di cane di Pavlov… Garrel fà la pipì e la Huppert, baldracca e incestuosa, lo prende in saccoccia… è di facile reperibilità… lo trovate alla sezione "scemotti intellettualotti"
Dal film
"Guardami Pierre, sono una puttana, una cagna. Nessuno mi rispetta. Se mi ami veramente devi ammettere che sono ripugnante. E voglio che tu mi ami per questo: per la vergogna che ti ispiro!"
Di fronte ad operazioni così insulse, volgari, supponenti e pretenziose sorge spontanea una sola domanda: perché? Perché un'attrice del calibro di Isabelle Huppert, qui evidentemente distratta… leggi tutto
Io volevo solo far notare che il passaggio di oggi, stanotte, è stato censurato, tagliato, e pure di molto. La visione integrale avvicina ad una comprensione dell’opera meno ostica. E anche che non è così tremendo come lo hanno descritto i più.
Riguardo al film, alla sceneggiatura, il film tratta di questo malato senso o rapporto – più… leggi tutto
Isabelle Huppert è la madre del buio. Già con altre opere ("La pianista", "Violette Nozière", "Un affare di donne", "Il buio nella mente"...) aveva riempito la sala di tagli (più a se stessa o agli spettatori?), qui forse rende ancora più appuntite le sue esplorazioni negli organi pericolosi dell'oscurità e dà al film lo strazio altero e finale di una tragedia greca. Certo, l'autore… leggi tutto
Io volevo solo far notare che il passaggio di oggi, stanotte, è stato censurato, tagliato, e pure di molto. La visione integrale avvicina ad una comprensione dell’opera meno ostica. E anche che non è così tremendo come lo hanno descritto i più.
Riguardo al film, alla sceneggiatura, il film tratta di questo malato senso o rapporto – più…
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Commenti (10) vedi tutti
Opera alquanto confusa, non erotica bensì psicologica, forte, intensa, ma disturbante, così sorretta da un’intensa, trascesa I.Huppert. La madre plagia sessualmente il troppo amato figlio, per un contorto bisogno che trascende il psicologico: lui cadrà nella rete. Finirà male per entrambi gli incestuosi. Voto 6.5 per la straordinaria Huppert
leggi la recensione completa di Utente rimosso (PeppeDeMaria1)Il film non è scandaloso (come forse voleva essere) è semplicemente molto brutto: sceneggiatura approssimata, recitazione quasi dilettantesca, più che provocazioni volgarità gratuite. Ma come hanno fatto a prenderlo al Festival di Taormina dopo che Cannes l'aveva rifiutato?
commento di paoscaIl solito intellettualismo pruriginoso made in france, con tanto melò da telenovela di quarta categoria. Un altro salto nel nulla della Huppert. Noia & banalità. Voto 4.
commento di ezzo24Se questo è un film. Una boiata dall'inizio alla fine. Peraltro anche noiosissima.
commento di OssNon c era niente da guardare in TV, allora l ho guardato, tipico film francese ambiguo è pazzo, voto 5 e mezxo
commento di eros7378Non è da buttare via tutto, però parecchio mi ha deluso, mi aspettavo tutta un altra cosa.
commento di Utente rimosso (Luke Vacant)Sade e Claudel citati in maniera pretestuosa, a mò di cane di Pavlov… Garrel fà la pipì e la Huppert, baldracca e incestuosa, lo prende in saccoccia… è di facile reperibilità… lo trovate alla sezione "scemotti intellettualotti"
commento di Il cattivo nullatenenteORRENDO!
commento di columbiatristarMi ha molto deluso, però non è un film da buttar via. Riflessivo.
commento di Utente rimosso (Titanic900)Veramente brutto. Non c'e' che dire, un calcio all'opera letteraria (che amo molto), stravolta in tutti gli aspetti.
commento di andrealion