Regia di John Lee Hancock vedi scheda film
Non è un film particolarmente avvincente, manca di ritmo, vero pathos, respiro epico grandioso e intenso spirito tragico, e poi è troppo prolisso…anche se non è da buttar via completamente. Merita la visione il cast, composto da bravi attori, e la parte finale, con l’attacco definitivo al forte e le morti eroiche dei vari personaggi, è bella e malinconica.
Con la consueta calma, Quaid passa da un ruolo all’altro senza problemi, calandosi, questa volta, nei panni (un po’ ambigui ) del generale Houston, l’uomo che riscattò il Texas combattendo sul campo e giocando d’astuzia.
Nella scena in cui prende in mano l’obice ancora fumante mi ha fatto “tremare i polsi”…”Ci siamo, ora esplode e salta in aria!”. Niente di tutto ciò. Per il compassato tenente colonnello Travis era prevista un altro tipo di morte. Contornato da attori molto più navigati e famosi di lui, Wilson recita comunque spigliato a tiene testa a tutti gli altri col suo imperturbabile sguardo trasparente. Peccato però che non si esibisca in nessun gorgheggio (il ruolo proprio non lo consentiva ) perché come attore-cantante e davvero magnifico!
Piattissima...
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