Regia di Steven Kloves vedi scheda film
I favolosi Baker, ovvero i favolosi Bridges e Pfeiffer, stupendi protagonisti di questo malinconico film di fine anni 80, abile nel ritrarre il mondo della musica Jazz, quello autentico e che non fa né soldi né notizia (come dice un personaggio incontrato dai due fratelli pianisti:"La gente non è disposta a tollerare l'eleganza se questa diventa rottura di palle"). Film che parla di tre solisti più che di un terzetto, tre persone comuni ciascuna delle quali, a modo suo, si aggrappa alla vita senza più aspettarsi niente da essa, e per le quali il successo e la fama non sono nient'altro che una vana illusione, sostenuta dalla visione delle camere dei lussuosi alberghi in cui vanno a suonare, ma nelle quali non basta dormire affinchè la loro vita possa cambiare. A modo suo, un grande film sull'amarezza della routine, alla quale si giunge dopo che le nostre speranze giovanili sono state ormai disattese, e dalla quale solo con una brusca sterzata si è in grado di allontanarsi, senza sapere dove si andrà a finire. La musica Jazz accompagna delicatamente la narrazione, la quale si dipana lentamente avvolgendo lo spettatore, il quale finisce per trovarsi anch'esso nei locali di Seattle a respirare l'aria intrisa di tabacco e di note di pianoforte, ad assistere all'esibizione di "The Fabulous Baker Boys & Susie Diamond". 4 nominations all'oscar più che meritate, complimenti ai fratelli Bridges (Jeff e Beau) e alla splendida Michelle Pfeiffer.
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