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Lorna

Regia di Russ Meyer vedi scheda film

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La recensione su Lorna

di mm40
6 stelle

Uno dei primi lavori di Meyer, già impegnato ad abbattere gli stereotipi dell'american way of life in maniera drastica e roboante; girato in una manciata di giorni (!), Wikipedia dice dieci, e con un budget risibile (60mila dollari, medesima fonte), questo Lorna è già un manifesto, una dichiarazione di intenti del Meyer-pensiero, che verrà esposto ancora più chiaramente nelle esplosive opere successive (Motorpsycho, Faster, pussycat, etc.). Qui ancora il regista si pone dei limiti: qualche scena - non troppo insistita - di nudo frontale della protagonista (appositamente scelta per la sua perentoria, mastodontica dote mammellare), dialoghi vagamente sboccati, ma senza eccedere, lo stupro come unico argomento tabù: davvero poco se si pensa ai lavori futuri del regista. Addirittura in apertura e chiusura di pellicola, impersonificata dall'attore James Griffith, scende in campo la voce di Dio a ricordare la preziosa morale - l'intento satirico si fa didascalico - del film: non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. Una morale cristiana a base di rispetto del prossimo e umana solidarietà, peraltro, sarà presente anche nel più maturo Lungo la valle delle bambole (1970). Eppure la violenza sessuale, esemplificazione palese dell'atto di sopraffazione fisica, in Lorna è tutt'altro che ripugnante, anzi è l'espediente tramite il quale sboccia l'amore fra vittima e carnefice: misoginia? Provocazione gratuita? Certo, ma cosa c'è di più vero, qui e oggi, nella società americana della metà degli anni '60? Il mito del possesso, del conquistare con ogni mezzo, della bella donna dalle forme straripanti: siamo davvero alle basi della 'poetica' (perchè non usare questa parola?) di Meyer, che sviscererà in modo ancora più estremo tutto questo e molto altro nei seguenti lungometraggi; per ora riesce a realizzare un prodotto dignitoso con mezzi poverissimi (è anche montatore, fotografo e produttore, mentre la sceneggiatura è proprio di Griffith) e una personalissima vena polemico-critica già evidentemente sviluppata. 6/10.

Sulla trama

Lorna, mogliettina bella e brava, viene trascurata dal rozzo marito. Un giorno, sola a casa, viene violentata da uno sconosciuto: se ne innamora e intreccia con lui una relazione. Due amici del marito avvertono quest'ultimo del possibile adulterio...

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