Mefistofele scommette con l'arcangelo Gabriele che saprà conquistare l'anima di Faust. Prima gli concede di guarire un'epidemia di peste; poi gli ridà la giovinezza e gli fa sedurre la duchessa di Parma; infine, dopo essere stato l'amante della bella Margherita, Faust si redime accettando di dividere con lei il rogo. Straordinario lavoro sullo spazio, sfaccettato, rimpicciolito e ingrandito a creare una dimensione di fiaba morale. Momenti indimenticabili: il prologo con la sfida tra Satana e l'angelo, l'arrivo della peste con l'ombra di Satana sul villaggio, la scena sul tappeto volante. Per illustrare la Notte sul Monte Calvo, in Fantasia, Walt Disney si è ispirato all'apparizione iniziale del Satana di Emil Janniongs.
Fulgide tecniche fotografiche disegnano maliarde immagini pittoriche armonizzate ad una narrativa magari disomogenea nel dramma, ma dallo slancio metafisico sbalorditivo.
Capolavoro inossidabile nel tempo, ancor oggi estremamente suggestivo per via di una tecnica di regia in grado di sfruttare al massimo i mezzi, limitanti e limitativi, dell'epoca e per una sceneggiatura che tratta temi universali, sempre attuali per ogni essere umano, ad ogni latitudine del mondo.
Capolavoro assoluto. Un film in cui le soluzioni visive memorabili non si contano, con dei trucchi fotografici che nonostante gli ottant'anni non sono affatto invecchiati. Cupo, sinistro, meraviglioso.
La popolazione, decimata dalla peste, invoca l'aiuto dell'anziano dottor Faust (Gösta Ekman), che nulla può con le sua arti mediche. Avvilito e impotente di fronte al flagello, fuggendo dal villaggio popolato ormai in prevalenza da cadaveri e monatti, Faust si reca nottetempo a un crocevia per evocare Mefisto (Emil Jannings). Il rituale riesce, spaventando il… leggi tutto
"(Halloween) È il giorno in cui ci si ricorda che viviamo in un piccolo angolo di luce circondati dall'oscurità di ciò che non conosciamo. Un piccolo giro al di fuori della percezione abituata…
La popolazione, decimata dalla peste, invoca l'aiuto dell'anziano dottor Faust (Gösta Ekman), che nulla può con le sua arti mediche. Avvilito e impotente di fronte al flagello, fuggendo dal villaggio popolato ormai in prevalenza da cadaveri e monatti, Faust si reca nottetempo a un crocevia per evocare Mefisto (Emil Jannings). Il rituale riesce, spaventando il…
Amo il Teatro, che a modesti livelli ho anche fatto, e trovarlo a volte abbinato all'altro piacere del Cinema mi da una grande gioia.
Questa passione, senz'altro condivisa da molti, mi ha portato a scegliere una…
Faust si basa sugli antichi racconti della storia del dottor Faust, nonché sulle versioni della storia di Marlowe e Goethe.
Devo premettere che sono un estimatore di Goethe e che l'opera "Faust" è secondo me un capolavoro assoluto, una delle opere più straordinarie che abbia mai letto.
Detto questo, è facile capire come fossi partito con molte…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
Da quando l'uomo ha conosciuto i limiti della propria condizione ha tentato di superarli. La complessa e contrastata figura di Faust, imbonitore e ciarlatano o forse serio uomo di scienza, dotato di conoscenze e…
Mefisto scommette con l'arcangelo Gabriele che egli riuscirà a portare sulla via del male Faust. Avendolo convinto grazie alla scoperta della cura contro la peste che dilaga nella sua città, gli dona anche il dono della giovinezza, che permette a Faust di vivere una storia d'amore con la bella Gretchen, amore che porterà alla morte di entrambi. Tratto liberamente dal Faust di Goethe, è una…
Murnau, per il suo ultimo film europeo, riprende la ben nota storia di Faust, seguendo abbastanza fedelmente (pur con qualche licenza narrativa) la versione di Goethe. Si rivela una pellicola che fa del simbolismo e della potenza delle immagini il suo principale punto di forza, rendendo il film uno dei più affascinanti esempi dell'espressionismo tedesco. Molte le scene da ricordare, in…
Conoscere l'Amore attraverso le fiamme della morte | -Il Dr. Faust riflette l'emblema dello scienziato rinascimentale, ma è anche la manifestazione della situazione spirituale e sociale della Germania e dell'Occidente degli inizi del XX secolo. Fra ombre, luci, musiche suggestive e una fotografia sublime, Murnau ritrae uno dei capolavori assoluti dell'Espressionismo tedesco, trasponendo…
" I'm a man of wealth and taste I've been around for a long, long years Stole many a man's soul and faith.. " Con queste parole i Rolling Stones presentavano una figura così affascinante ed ambigua…
L'umanità di questo Faust ha la sinistra monumentalità di un fossile marmoreo, sbiancato dall'impotenza ed appesantito dal giogo del male e della morte. Il colorito esangue è il marchio carnale della lontananza da Dio: sui volti non c'è vera luce, ma solo un glaciale pallore spettrale che emerge dall'oscurità, e si confonde con il fumo e con la nebbia. Il fuoco…
Il fatto che in questo sito manchi una sezione dedicata a questo autore e ai suoi film (con l'unica eccezione di Otesanek, che tra l'altro è l'unico che non ho visto), unito al fatto di essermi imbattuto, sia…
Per accedere a questa taglist non basta essere cattivi. Bisogna essere diabolici. Bisogna avere le corna, la coda e gli occhi insanguinati. Bisogna ridere sguaiatamente mentre le fiamme ci illuminano il volto. Bisogna…
Ultimo film tedesco di Murnau, generalmente ritenuto inferiore ad altre sue opere come Nosferatu o L'ultima risata, ma ultimamente molto rivalutato, è ispirato a diverse fonti germaniche che raccontano il mito di Faust, fra cui anche il poema di Goethe. Bellissimo a livello plastico-figurativo ( il regista Eric Rohmer ha scritto un famoso libro sull'uso dello spazio filmico da parte di Murnau…
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Commenti (5) vedi tutti
Fulgide tecniche fotografiche disegnano maliarde immagini pittoriche armonizzate ad una narrativa magari disomogenea nel dramma, ma dallo slancio metafisico sbalorditivo.
commento di Stefano LCapolavoro inossidabile nel tempo, ancor oggi estremamente suggestivo per via di una tecnica di regia in grado di sfruttare al massimo i mezzi, limitanti e limitativi, dell'epoca e per una sceneggiatura che tratta temi universali, sempre attuali per ogni essere umano, ad ogni latitudine del mondo.
leggi la recensione completa di undyingCapolavoro di bellezza assoluta e sconvolgente.
commento di kotrabIl Trionfo dell'Arte.
leggi la recensione completa di Albus96Capolavoro assoluto. Un film in cui le soluzioni visive memorabili non si contano, con dei trucchi fotografici che nonostante gli ottant'anni non sono affatto invecchiati. Cupo, sinistro, meraviglioso.
commento di valien88