Regia di Franck Landron vedi scheda film
Ci sono film che arrivano buon ultimi (su temi scottanti, tendenze, chiacchiericci mediatici) e che, purtroppo, non sono né saranno gli ultimi. Nudisti per caso è uno di questi, commediola francese (con l’eccezione della bella coppia Agnès Jaoui/Jean-Pierre Bacri, è dai tempi del Claude Sautet anni ’70 che la Francia non sforna commedie degne di questo genere) timida timida, astuta e scaltra nel nascondersi dietro e dentro la sua mediocrità, ovvia come un goal a porta vuota, piena d’ombre nonostante la trama e l’ambientazione solare. Si racconta, infatti, di una famigliola (mamma e due figli) spedita in vacanza dal marito/babbo panettiere in una località che ben presto si manifesta per quello che è: un’isola felice per naturisti integralisti, che s’aggirano senza vestiti in spiaggia, per strada, nei supermercati. E che, talebanisticamente, guardano malissimo chiunque non si adegui ai loro non costumi. La morale è facile facile, in stile Porta a Porta versione estiva: la tolleranza non deve essere a senso unico. Forse trent’anni fa avrebbe avuto un senso (e non unico) ma oggi francamente imbarazza all’incontrario. E non basta il festival di corpi nudi ad alleviare la noia. Turistico.
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