Regia di John Crowley vedi scheda film
Commedia nera profondamente irish, intagliata con stile naif nei banconi di legno dei peggiori pub di Dublino, raccontata al ritmo cadenzato d'una quotidianità scanzonata e suburbana, proletaria e trasudante desideri tenuti ben chiusi in qualche cassetto polveroso ed ammuffito. Piccole, marginali storie di vita periferiche vanno pian piano ad intrecciarsi, con un certo garbo e senza neanche troppe forzature narrative. Le concessioni al 'pulp' sono non sempre azzeccate, ma non compromettono l'equilibrio complessivo del mosaico. Efficacissime le caratterizzazioni di quasi tutti i personaggi. Ma il vero punto di forza del film è la rappresentazione - spesso divertita e dissacrante - del cinismo (autentico o recitato) quale metro relazionale e comunicativo dominante, in una variopinta e picaresca galleria di 'loser' zoppicanti e 'cattivissimi', ma pure autoironici e stoicamente speranzosi. Peccato per la fotografia patinata da sit-com televisiva. E' comunque cinema indipendente sincero ed ispirato. Ad avercene.
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