Regia di Charles Herman-Wurmfeld vedi scheda film
Elle Woods (Reese Weatherspoon) è un’eccentrica avvocato di provincia che, nel tentativo di ritrovare la madre del suo cagnolino, scopre che quest’ultima è una cavia da laboratorio e si accorge di quanto questa pratica sia assurda in un paese evoluto come gli USA. Elle capisce che l’unico modo per salvare quel chihuahua e qualsiasi altro cane, arrivando a promuovere una legge contro la sperimentazione sugli animali ai fini cosmetici. Arrivata a Washington, entra in un ufficio legale di un politico e da lì riesce prima a proporre e poi a far approvare la cosiddetta “Legge Bruiser”, nonostante le migliaia di difficoltà dovute ad un sistema, come prevedibile corrotto e bieco.
Commediola banale e prevedibile con sentimentalismo a go go, finale scontato ed un moralismo preponderante. Sequel de “La rivincita delle bionde”, il film è coerente nel rimanere insopportabilmente legato ad uno stile così sopra le righe da sembrare una parodia, che lo spettatore pian piano capisce essere il cosciente e voluto stile in cui è architettato il film.
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