Regia di Livia Giampalmo vedi scheda film
Coppia di giovani sposi, Chiara e Nanni vivono felicemente la loro vita quotidiana dividendosi tra il lavoro ( lei maestra elementare, lui istruttore di ginnastica con sogni d’attore nel cassetto) ed i due piccoli figli gemelli di quattro anni. Ma l’infedeltà di Nanni (Chiara lo coglie in flagrante!) manda a rotoli l’idilliaco rapporto facendoli precipitare in una voragine di sofferenza dalla quale però entrambi riusciranno a risalire (è anche in arrivo una nuova coppia di gemelli!) per coronare felicemente la loro storia d’amore. Trama così raccontata (evitando peraltro annessi luoghi comuni e prevedibilità di risoluzioni) nel film “Stai con me” diretto (e scritto) da Livia Giampalmo diventa la sincera, divertente ed onesta storia sulla problematicità dei rapporti affettivi all’interno della famiglia raccontati però con una grazia minimale, eleganza e spontaneità d’emozioni da rimanerne conquistati. Merito anche di un gruppo d’attori affiatato (Yari Gagliucci, Claudio Gioè, Paolo Briguglia, Marta Mondelli) e così naturali da rasentare la sospetta veridicità di sentimenti cinematografici (Giovanna Mezzogiorno/Chiara ed Adriano Giannini/Nanni palpitano con sincera convinzione e trasporto!), Livia Giampalmo si “limita” a raccontare (senza vezzi autoriali o ghirigori stilistici ma con una semplice e pulita mano di regia) l’inevitabile dolore che si è costretti a procurare alle persone che amiamo (come giustamente asseriva Oscar Wilde). Ed incurante di ovvietà narrative e di una pedante linearità di svolgimento, “Stai con me” ci ricorda, nella parole del saggio amico di famiglia Don Marco, come “noi siamo quello che degli altri entra dentro di sé” così sintetizzando la grandezza, universalità e necessità di ogni storia d’amore che per diritto o costituzione dovrebbero meritare (tutte indistintamente!) un happy end… come di quelli che solo il cinema è capace di farci sognare.
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