Messico. Un pittore è in cerca di un luogo dove suicidarsi. Nel suo peregrinare, trova alloggio in un paesino a casa di un'anziana donna, Ascen, molto religiosa. La relazione che si instaura tra i due cambierà qualcosa nella mente dell'uomo.
Note
Ha vinto la Caméra d'Or a Cannes 2002 questa intensa opera prima diretta dal messicano Carlo Reygadas, folgorato, da giovane, sulla via di Damasco che porta(va) al cinema di Tarkovskij. Per ora, e nella speranza che non si perda, un talentuoso e degno discepolo.
Ti scuote nelle viscere questa pellicola…che altro dire, un film capolavoro. Non per tutti, ti resta dentro e ti segue tutta la notte talmente ti penetra nell'anima. Ipnotico, bellissimo.
Film bunuelliano che non sarebbe dispiaciuto a Pasolini. Viaggio verso la morte per rinascere a nuova vita. Sole accecante, sangue, polvere. Eros contro l’aridità dell’anima. Splendida opera prima di Reygadas. Questo è cinema!!!!!
Un uomo (Alejandro Ferretis) si fa trasportare in auto fino ad una zona desolata. E' diretto ad Ayacatzntla, un paese sperduto che si trova sotto le pendici del canyon messicano. L'uomo è un pittore ed è alla ricerca di un posto tranquillo perchè ha intenzione di suicidarsi. Il "giudice" del paese (Rolando Hernàndez) lo indirizza da Ascen (Magdalena Flores),… leggi tutto
L'ambientazione dove si rifugia il personaggio principale,per suicidarsi e' sicuramente affascinante,ma il film scivola troppo nel surreale e in situazioni al limite del comprensibile.Il finale poi e' inconcepibile.Nonostante tutto questo, il film si lascia vedere.In mezzo alla trama ci sono anche scene hard. leggi tutto
Durante la proiezione di questo film mi sono sentito male davvero. Sara' anche profondo e interessante, ma e' girato con uno stile troppo verista, e a tratti te lo senti addosso. secondo me puo' essere amato solo dalle persone molto disturbate psichicamente. mi ha fatto paura, a volte mi semrava di essere su quelle montagne messicane, e poi, la vecchia me la sono pure sognata! leggi tutto
Quando si resta perlopiù a guardare la vita che scorre piuttosto che decidere di viverla per intero. Per scelta, per costrizione, per timidezza, per evidente inettitudine alla competizione. Quando poi succede…
Carlos Reygadas esordisce con questo "Japon" nel 2002 inserendosi nella corrente spiritualista che guarda principalmente a Tarkovskij, e i risultati sono già più che apprezzabili. È una sorta di odissea di un individuo disperato che proprio quando ha deciso di congedarsi dal mondo col suicidio, inaspettatamente trova nuovi stimoli nel rapporto con un'anziana donna di un…
“Va bene, ma prima mi dica perché è venuto in questo posto.”
“D'accordo. Per stare tranquillo.”
“Perché in città ci sono molti problemi, vero?”
“Sì. Però non è solo questo. Serve serenità per lasciare le cose a cui siamo abituati, ma che in realtà non vogliamo più. Bisogna saper…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Le ragioni intime che spingono un uomo alto e magro, claudicante, solitario, sui cinquant’anni, capello scuro e profilo importante sovrastato da un naso aquilino predominante su un viso scarno e con barba perennemente incolta, a lasciare la caotica ed inquinata Città del Messico per spingersi in una remota regione rurale semi sconosciuta alla civiltà, ci vengono subito…
Un uomo (Alejandro Ferretis) si fa trasportare in auto fino ad una zona desolata. E' diretto ad Ayacatzntla, un paese sperduto che si trova sotto le pendici del canyon messicano. L'uomo è un pittore ed è alla ricerca di un posto tranquillo perchè ha intenzione di suicidarsi. Il "giudice" del paese (Rolando Hernàndez) lo indirizza da Ascen (Magdalena Flores),…
Opera atipica, inclassificabile questa di Reygadas, oggetto misterioso del cinema d’autore mondiale contemporaneo. Colpisce anzitutto per l’estetica: immagini sgranate, opache, poco “attraenti”, che lasciano presagire uno sguardo sciatto, casuale, minimalista. E invece, l’occhio dell’autore messicano è sempre pronto a lanciare lo sguardo oltre l’orizzonte, immergendosi…
PIETOSO ! Storia cruda e con Protagonisti persone ai margini ma tra cose sessuali intime,rapporti fra cavalli,uccisione all'inizio di un povero colombo e verso la fine un rapporto fra l'"arzilla" anziana ed il Protagonista della Pellicola,veramente risulta il tutto squallido e deprimente.voto.1.
L'ambientazione dove si rifugia il personaggio principale,per suicidarsi e' sicuramente affascinante,ma il film scivola troppo nel surreale e in situazioni al limite del comprensibile.Il finale poi e' inconcepibile.Nonostante tutto questo, il film si lascia vedere.In mezzo alla trama ci sono anche scene hard.
un film strano,sicuramente originale in cui Il Japon del titolo non c'entra assolutamente nulla.E'la storia di un pittore che cerca un luogo per andarsi a suicidare ma che grazie all'incontro con una vecchia indiana cambia il suo modo di pensare e forse decide di non compiere il suo estremo gesto.E'un film difficile da raccontare a parole,fatto di sensazioni,di umori contrastanti,di vecchiaia e…
ci scandalizziamo se non siamo d'accordo su un film?Leggete per divertimento che cosa fanno due critici che vanno per la maggioredi come la possano pensare diversamente su un dato film.Da tener presente che il massimo…
Raramente accade che un film riesca a coinvolgere così tanto dal punto di vista visivo come in questo caso. Rimangono dentro gli splendidi paesaggi messicani, i volti dei protagonisti, i gesti lenti quotidiani.
E nei suoi personaggi la morte e la vita, la vecchiaia e la solitudine.
Da brividi il finale, bellissimo e commovente, azzeccate le musiche.
A me é piaciuto, lo consiglio a chi, per…
Durante la proiezione di questo film mi sono sentito male davvero. Sara' anche profondo e interessante, ma e' girato con uno stile troppo verista, e a tratti te lo senti addosso. secondo me puo' essere amato solo dalle persone molto disturbate psichicamente. mi ha fatto paura, a volte mi semrava di essere su quelle montagne messicane, e poi, la vecchia me la sono pure sognata!
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Commenti (3) vedi tutti
Regista "particolare" ma sempre appetibile....certo non per tutti,ma per gli intenditori......si.
leggi la recensione completa di ezioTi scuote nelle viscere questa pellicola…che altro dire, un film capolavoro. Non per tutti, ti resta dentro e ti segue tutta la notte talmente ti penetra nell'anima. Ipnotico, bellissimo.
commento di andrealionFilm bunuelliano che non sarebbe dispiaciuto a Pasolini. Viaggio verso la morte per rinascere a nuova vita. Sole accecante, sangue, polvere. Eros contro l’aridità dell’anima. Splendida opera prima di Reygadas. Questo è cinema!!!!!
commento di vjvalerio