Regia di Djamshed Usmonov vedi scheda film
Pervaso da un cinismo fuori dai canoni, eppure incredibilmente sobrio e contenuto, questo film tagiko (si può dire?!?) è una piccola piacevole sorpresa che arriva dall'est. Non si sa fino a che punto parteggiare con i personaggi o prenderne le distanze, padre, madre, persino figlio. Il grande pregio del film è riuscire a rifuggire dal solito lirismo declamato di molti film mediorientali e non solo; qui si percepisce solo ciò che si vede, e fino alla fine ci si chiede dove arriverà la vicenda, senza trarre giudizi morali scontati (che infatti nemmeno il regista esprime fino in fondo). Solo lasciarsi andare dalle immagini. Semplicità.
Bravo, si concede diversi virtuosismi abbastanza fuori dallo stile cinematografico del paese da cui proviene.
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