Regia di Bo Welch vedi scheda film
Un attore comico nascosto/mascherato/travestito dentro uno strano costume e di cui si riconoscono, a mala pena, gli occhi e si identifica, nelle versioni originali, la voce, interpreta un personaggio o si sforza di animare una maschera, un’illustrazione da libro per ragazzi, uno “studio” per un cartoon? Jim Carrey verde ne Il Grinch e Mike Myers bianco e nero ne Il gatto dimostrano magnificamente che un comico fa vivere anche quello che sembrerebbe animato dalla fantasia dei bambini e dei lettori. Il merito è di due attori eccezionali e fuori della norma e di una capacità del cinema di modellare i set come una montagna di creta e di plastilina. Il classico del Dr.Seuss, che racconta dell’incontro tra due bambini, annoiati e soli, e una creatura improbabile, simpatica, anarchica che compare nella loro casa nel sobborgo colorato con l’astuccio delle matite di una scuola elementare d’avanguardia, è una brillante e tenera riflessione sul potere e sui limiti del divertimento. I baby attori sono magnifici e gli adulti, a parte Myers che libera sfrenatamente il suo gusto per i personaggi grotteschi, vivono questi impegni contrattuali come una vacanza da metodi, scuole e tecniche. Alec Baldwin, rozzo, vanesio, ipocrita, è esilarante. Il film vive di trovate e scene slegate, ma è migliore di moltissime fragili sceneggiature senza capo né coda. Il pesce rosso merita un posto nel fantazoo del cinema contemporaneo.
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