La recensione su Highwaymen

di bradipo68

2 stelle

Ecco da quale degenere progenitore scaturisce il tarantinato Grindhouse.Harmon dopo aver narrato di autostoppisti maniaci quasi figli del demonio,passa dall'altra parte della barricata parlando di macchine assassine in un film che è una grandinata di citazioni.Da Duel a La macchina nera fino al succitato Grindhouse passando per tutti i film di automobili assassine è tutto un citare.Si parla di un investitore seriale di pedoni che con la sua macchina verde a forma di ferro da stiro con un faro solo funzionante(perchè anche lui ha un occhio solo che gli funziona) semina il terrore per le strade americane.E come ti sbagli,il protagonista ha una moglie da vendicare e lavora in coppia con procace ragazzotta a cui il suddetto killer di peodoni ha ucciso un amica.In più in mezzo ci si mette uan specie di poliziotto incaricato di controllare il flusso del traffico.Ma perchè il serial investitore ha questa sinistra mania?Perchè lo fa?Boh,ha cominciato a raccogliere foto di incidenti stradali,almeno così tentano di spiegare,ma si vede che non ci credono neanche loro....quando si svela l'autista ho quasi avuto una specie di coccolone,non sapevo se piangere di tristezza o ridere perchè il serial killer è una versione cabrio di Robocop(mezzo uomo e mezzo metallo ma senza esoscheletro) o una versione paralitica di Darth Vader.Insomma una specie di Frankenstein postmoderno rabberciato con una parte inferiore mutuata direttamente dal robottino di Corto Circuito..Inutile anche dire come andrà a finire,è già noto tutto fin dall'inizio.L'unico pregio di questo film è la sua brevità:poco più di 70 minuti di incidenti rovinosi(ma Crash di cronenberg è a un livello molto più elevato di filosofia dell'incidente),di disastri in galleria(citando anche Daylight) e di dialoghi tagliati con l'accetta.Caviezel è veramente bollito,totalmente inespressivo.Per chi è di bocca buona,ma deve essere veramente indulgente....