Regia di René Cardona jr. vedi scheda film
Un tassista italiano in Messico con un magro stipendio mantiene moglie e 12 figli; l'erede di un miliardario intanto rischia di perdere i beni di famiglia se non renderà nonno suo padre: ma l'uomo è sterile. I problemi dell'uno e dell'altro potranno risolversi mutualmente.
Il pupazzo è uno dei rari casi di commedia italiana esportata all'estero, più precisamente in Messico grazie al regista locale René Cardona Jr. che per l'occasione incontra (e dirige sul set) Lando Buzzanca nel più classico dei suoi ruoli, forse l'unico: quello del meridionale dalla incredibile virilità. Dello stesso Cardona e di Roberto Gandus è la sceneggiatura - e fin qui tutto ok - ma sorprende trovare sul soggetto il nome di Luis Garcia Berlanga, capace di ideare storie ben più sofisticate. Qui si ricalcano i soliti luoghi comuni delle pellicole pseudoerotiche (più che altro pecorecce) del genere nostrano e nulla nello svolgimento del film riesce a stupire o quantomeno a incuriosire. La bravura del protagonista resta intaccata, così come non si discutono le prove degli altri interpreti: Carlos Estrada, Pancho Cordova, Claudia Islas e Queta Claver sono i principali. Nonostante si tratti di una coproduzione internazionale battente triplice bandiera (italiana-messicana-spagnola), cast tecnico e artistico sono quasi totalmente ispanofoni. Ma nel complesso, pur non essendo lecito attendersi granchè, Il pupazzo delude abbastanza (e lo fa già dal titolo); con una nota positiva, se si vuole, derivante dalla colonna sonora di Gustavo Cesar Carrion, sulle tracce di Piero Umiliani. Considerata la prolificità di Cardona Jr., capace di viaggiare alla media di 2-3 pellicole all'anno, non c'è neppure tanto da rimanere sorpresi. 2,5/10.
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