Regia di Andrea Costantini vedi scheda film
Il quotidiano di un commissariato di Polizia: si tenta l'operazione di successo sventando un enorme giro di droga, si tendono trappole ai truffatori, ci si imbatte nella piccola criminalità e nella violenza di tutti i giorni, nel figlio di papà che potrebbe chiamare l'avvocato anche se trovato con la cocaina addosso, si cerca la refurtiva di una grossa rapina. E, ovviamente, ci scappa il morto, si litiga, qualcuno abusa del distintivo, spesso si va oltre le regole, la frustrazione impera e mancano persino i soldi per comprare la carta igienica.
Andrea Costantini dirige un poliziesco che nulla ha a che vedere con quelli tanto amati da Tarantino che fecero la fortuna del genere negli anni '70. Piuttosto, sembra di essere di fronte a una versione di certi serial televisivi, come La squadra o Distretto di Polizia, con l'aggiunta di una quota notevole di pessimismo, epitomizzata nello scarto profondo tra la teoria appresa in Accademia dal vicecommissario Corsi (Leo) e la dura pratica di tutti i giorni di un distretto perennemente in emergenza. Il ritmo è incessante, teso e nervoso, gli attori sono assai ben diretti e il gruppo, guidato da Giorgio Colangeli, funziona egregiamente, anche se gli stereotipi non mancano e qualche episodio è telefonatissimo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta