Regia di Donald Petrie vedi scheda film
La politica americana può o potrebbe far ridere. A questo deve aver pensato lo sceneggiatore/produttore Tom Schulman (Tutte le manie di Bob, Tesoro, mi sono ristretti i ragazzi, Io, me & Irene) nella stesura del copione di questa farsa sui politici di professione, rappresentati da un popolarissimo ex Presidente degli Stati Uniti che dopo due mandati si ritira, con una piccola corte, a vita privata a Mooseport, una pigra e pittoresca cittadina (località come queste esistono soltanto al cinema) del Maine e un politico dilettante, idraulico e proprietario dell’emporio del posto che scende in campo per motivi personali (l’amore per una fidanzata che non ha il coraggio e l’accortezza di impalmare). Le Tv locali e i network nazionali perdono il controllo e si aggrovigliano le dirette per seguire la competizione elettorale per la poltrona di sindaco. Gene Hackman vs. Ray Romano. Un architrave del cinema americano degli ultimi quaranta anni contro la star di una serie televisiva. Il film nell’ovvietà dell’impianto e dei suoi sviluppi ha sprazzi di dialogo godibile e poco altro. Oltre ai due protagonisti, gli altri attori (Marcia Gay Harden, Maura Tierney, Rip Torn, Christine Baranski) sono semplicemente funzionali alle loro caratterizzazioni di contorno e non attenuano la sensazione di un superficiale sperpero del cast per un film che avrebbe potuto essere feroce e irridente.
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