Regia di Pjer Zalica vedi scheda film
Fotografia realistica della Bosnia post-bellica; la corruzione, le musiche balcaniche, le canzoni italiane, la prostituzione, i ritorni, le mine che continuano ad uccidere... Un paese che tenta grottescamente di rifarsi il trucco davanti all'Occidente, ma dove la diffidenza e talvolta l'odio tra diverse etnie è ancora palpabile. L'apoteosi tragicomica è tutta racchiusa nella scena in cui vengono disegnati sulla lavagna, nell'intento di spiegarli alla cittadinanza, i nuovi confini di quell'oggetto tuttora misterioso chiamato "Bosnia".
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