Regia di Maurizio Lucidi vedi scheda film
I fan di Bombolo (se ce ne sono, io mi annovero tra costoro) resteranno delusi, perché l'attore romano è relegato in una particina quasi insignificante. Il film di Lucidi, poi, vale poco o niente, perché la trama si riduce al solito canovaccio alla Feydeau, con scambi di persona nelle varie stanze di un albergo da quattro soldi, nel quale è organizzata la convention di uno scalcinato sindacato degli insegnanti, che deve eleggere il nuovo presidente. C'è la variabile della presenza di un fratello gemello arcivescovo del presidente uscente (ruoli affidati all'immancabile Montagnani) e di un invadente segretario di quest'ultimo, impersonato da Enzo Cannavale, cui sono affidate le uniche situazioni divertenti dell'intero film. Un erotismo scollacciato e poco motivato da esigenze di copione, nonché un paio di interminabili docce della Carati completano questo lavoro elementare (e per qualcuno anche alimentare) di Lucidi.
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