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Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera

Regia di Kim Ki-duk vedi scheda film

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La recensione su Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera

di giansnow89
9 stelle

Imperdibile metafora dell'esistenza umana, dalla sua alba al suo tramonto.

Film che sfrutta in maniera metaforica il tema della vita monastica, che è quanto di più lontano ci sia dalla nozione di uomo odierno, annegato nelle cose del mondo, per spiegare magnificamente la traiettoria dell'esistenza di un individuo. La spensieratezza dell'infanzia, ove ancora non si ha coscienza del valore di una vita, ove si pensa che gli anni a disposizione siano cento, o mille, e magari la vita non sia una sola, e la morte è solo un'eco silente e remota. I sogni e i fremiti dell'adolescenza, ove sperimentiamo il richiamo maliardo e ingannevole dell'amore. E poi le delusioni, le sconfitte, i tormenti dell'età adulta, l'autunno del cuore, dove tutte le illusioni che ci eravamo costruiti, sembrano caderci di fronte agli occhi come le foglie da un albero. E poi, ancora, l'età della maturità e della consapevolezza, allorché facciamo tesoro del nostro vissuto, dei nostri errori, delle promesse non mantenute, delle scommesse perse, e in segno di penitenza, ce li tiriamo dietro, come macigni, per non scordarcene mai, affinché nulla si ripeta mai più. E infine ci ritroviamo maestri delle generazioni del domani, noi che nulla avremmo da insegnare e probabilmente nulla insegneremo, perché sarà sempre e solo la vita a forgiare l'epopea di un uomo. 

 

Sbaglia chi pensa che l'opera di Kim Ki-duk esprima una condanna delle passioni in quanto foriere di corruzione dell'anima umana: in questo film tutto concorre al fluire del grande cerchio della vita, compresi i sentimenti e l'attaccamento ad altre persone. Il film non è affatto un invito ad allontanarsi dal frastuono del mondo, ma esattamente il contrario: è una graffiante e insieme delicata allegoria del come non ce ne possiamo allontanare, perché siamo uomini. Kim Ki-duk disegna un cerchio perfetto, dove la fine si riannoda col principio, e la vita si dipana in un eterno ritorno. Film davvero imperdibile, fotografia perfetta, e silenzi assordanti e maestosi in cui è meraviglioso ascoltare la voce del nostro cuore.

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