Regia di Alfonso Cuarón vedi scheda film
Colombus lascia la regia per dedicarsi solo alla produzione, decidendo di alternare registi non "di genere" alla conduzione dei titoli successivi. La buona notizia, quindi, è che almeno d'ora in poi ci sarà una regia degna di questo nome, dato che Columbus si è dimostrato del tutto fuori posto nel guidare la saga. La prima scelta è caduta su Cuarón, che nulla sembrerebbe avere a che fare con le atmosfere della saga fantasy, ma il cui apporto visivo d'autore ha sicuramente giovato alla riuscita della pellicola.
Fermi restando i difetti di base di un'opera tratta da un romanzo "diluviante" di dettagli e sfumature, che sullo schermo si traduce in salti narrativi evidenti che danno l'idea di un "di più" non mostrato, finalmente col terzo capitolo la trama si fa più compatta, le atmosfere più presenti ed anche il protagonista assume uno spessore fino ad ora solo espresso a parole. Il ritmo è ben presente senza essere ossessivo, gli effetti speciali sono funzionali e non intrusivi, e nell'insieme acquista la dignità di una pellicola davvero fantastica, nel senso pieno del genere.
Se qualcuno ancora nutrisse dei dubbi, quest'opera dimostra come l'occhio personale di un regista possa fare pesantemente la differenza in un film: i movimenti di macchina sono fluidamente connessi alla storia, le inquadrature ricercate, non semplici piazzamenti di camera e carrelli che vogliano "dare l'idea" dell'azione pensando di compensare tutto il resto. Come già detto i difetti ci sono, forse avrebbe giovato un atto di coraggio nel concedere maggior tempo allo sviluppo della storia, ma la strada è segnata e si spera solo che come produttore Columbus sia meno miope che come regista.
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