Regia di Raoul Walsh vedi scheda film
VOTO 7 AVVENTUROSO (Tv 19 Dicembre 2010)
Ultimo film del monumento Raoul Walsh, con momenti di grande cinema (la trattativa con gli Apache sulla riva di un impetuoso fiume fangoso), intenti riconciliatori nobili, ma anche troppo buonismo (finale con allegato happy-end totale). La conduzione della messinscena è come al solito solida e decisa, ma saggiamente alleggerita da risvolti comico-rosa irresistibili, mantenendo un collegamento con l'ambientazione attraverso l'uso improvviso della violenza. Siamo nel 1964 e “A Distant Trumpet” entra di diritto nella serie rivisitazione di un genere e lo fa alla maniera classica, l'unica possibile per un regista del calibro di Walsh. Le parti migliori, oltre le operazioni militari, sono le scaramucce amorose, che sfiorano i toni melò (“La tromba ci richiamerà al dovere” afferma sconsolata la brava Suzanne Pleshette) e le battute del generale Quaint ("Vini, Vidi, Non Vici, tradotto in gergo militare: ci hanno fregato ancora"). Per concludere, Technicolor e Panavision usati perfettamente, sfruttando al meglio i grandi paesaggi naturali, magistralmente fotografati (bellissimi i notturni) e musicati (scoppiettante colonna sonora di Steiner), per un film d'intrattenimento ineccepibile dal grande sapore avventuroso, con un'unica pecca riscontrabile nello scarso carisma di alcuni interpreti.
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