Regia di Mario Bava vedi scheda film
Pietra miliare dell’horror gotico italiano e non solo. Mario Bava debutta alla regia con questa opera dimostrando da subito un enorme talento sia dietro la mdp che nella fotografia, per non parlare poi della sua capacità di creare atmosfere davvero sinistre (in questo era senza dubbio il migliore tra i registi nostrani). Per questa opera, gli sceneggiatori attingono decisamente da Bram Stoker aggiungendo xò anche farina del loro sacco, ne deriva una storia i cui protagonisti sono un miscuglio tra vampiri (succhiano il sangue, scappano alla vista di simboli sacri, vanno in giro nelle ore notturne) e zombie (tornano in vita dall’aldilà, escono dalle tombe). Pur essendo al cospetto di un horror la pellicola non incute particolare terrore (almeno vista con gli occhi di adesso), tuttavia può vantare su una regia (voto: 8.5) davvero sopra le righe e molto futuristica (x l’epoca) con Bava che riesce a coinvolgere progressivamente lo spettatore cogliendo la sua attenzione con il trascorrere dei minuti. Eccellente la fotografia (voto: 10) che si rivela davvero perfetta (peccato che il film non sia a colori) contribuendo ad attribuire all’opera un certo alone di mistero e di inquietudine. Molto buona anche la colonna sonora che a differenza di quelle del periodo non si presenta ripetitiva e con il suo sound dolce si pone in contrasto con l’alone di angoscia che impernia la seconda parte del film. Per quanto concerne le interpretazioni, devo dire che le ho trovate eccessivamente teatrali e impostate (cosa che in quegli anni si verificava spesso), aspetto che tende a togliere naturalità alle scene. Eccellenti (visto che siamo nel ’60) anche i pochi effetti speciali che toccano l’apice con la trasformazione del volto del padre della principessa che avvolto dalle fiamme si scioglie prima di carbonizzarsi. Per quanto concerne le sequenze da ricordare citerei lo splendido inizio che vede la protagonista (interpretata dalla debuttante Barbara Steele che diventerà un icona del cinema bis italiano e anche straniero) condannata x stregoneria e giustiziata con l’apposizione di una maschera (“la maschera del demonio”) chiodata sul volto, mentre in preda ai deliri minaccia gli inquisitori invocando Satana e i demoni degli inferi. Concludendo mi sento di consigliare la pellicola in questione a tutti gli amanti del genere, in particolare agli appassionati di storie di vampiri, non aspettatevi xò terrore allo stato puro, ma una pellicola che ha una splendida (senza esagerare) atmosfera. Finale sdolcinato che si poteva evitare. Voto: 8+
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