1830: sostando in una cappella in rovina nel fitto di un bosco, il dottor Chomas e il suo assistente Gorobec scoprono un sarcofago che custodisce le spoglie mummificate della strega Asa, giustiziata due secoli prima. Costei, entrando incidentalmente in contatto col sangue di Chomas, torna in vita e riprende a mietere le sue vittime nella famiglia della pronipote Katia, che abita in un vicino castello insieme al padre, al fratello e a un vecchio servo...
Note
L'esordiente Bava - che firma anche la fotografia - si ispira al racconto _Il Vij_ di Nikolaj Gogol' e ne trae uno dei capolavori assoluti dell'horror (non solo italiano). Memorabile la Steele.
Bava sancisce ufficialmente l'avvio del genere horror in Italia proponendo la donna come protagonista (Barbara Steele) nella duplice veste di mostro e vittima: motivo portante del filone gotico che seguirà. Tratto da Il Vij di Gogol', conferma la realtà produttiva della Galatea, casa artefice della cinematografia horror tricolore.
Il primo quarto d'ora di quest'opera è tra le composizioni più rappresentative di tutta la storia del Cinema; ma produzioni a basso costo han loro limiti: e tra quelli di Mario Bava -genio umbratile e autoderisorio- il più evidente è stato quello di non volersi persuaso del proprio cinema (spesso girato con cinico sprezzo di dignità del pubblico).
Folgorante esordio dietro la macchina da presa per Mario Bava, un'opera ancora oggi destabilizzante, fascinosa, magnetica e raffinatissima, che è diventata nel corso del tempo un punto di riferimento imprescindibile all'interno del cinema di genere tutto. Da recuperare assolutamente, almeno per l'importanza storica. Voto 8,5
NON MALE. è vero perde colpi a metà del film ma si lascia seguire seppur distrattamente. il bianco e nero non invecchia il film anzi aiuta a creare la giusta atmosfera per il resto è tutta un deja-vu
Quando con pochi mezzi e tante idee si riusciva a incantare. La storia fila e coinvolge, la regia rende tutti i particolari della storia e dei personaggi.
Un gotico eccellente. Scrittura classica, l’esordio di Bava, così come sarà per tutti gli altri film, emerge per talento nella messa in scena. L’incipit non si dimentica così come Barbara Steele, una bellezza. Grande film, che crea molti rimpianti.
"L'eternità è spezzata, tu lo hai potuto... Mi hai strappato alla terra che mi pesava come piombo. Questa volta non sei più sola: ti porterò il suo corpo e sarà la tua preda. Ella è nata e vissuta per questo, è identica a te: il fato si compie, Asa. Vivrai in lei, parlerai, sorriderai come lei e torneremo a vivere come una volta". [Arturo Dominici… leggi tutto
Moldavia, nel 1630. La bellissima principessa Asa, si autoaccusa di stregoneria e già questo appare strano, di solito succedeva il contrario: povere sventurate venivano costrette da torture indicibili a confessare fantomatici idilli con Satana; la Santa inquisizione, nel nome di Dio, ha bruciato più di 50.000 donne, colpevoli solo di essere nate femmine, nell’arco di… leggi tutto
Moldavia, XVII° secolo. Condannata per stregoneria, torturata e destinata al rogo assieme al suo amante, Asa (Barbara Steele) lancia una maledizione sui suoi accusatori, minacciandoli di perseguire la loro discendenza. Due secoli dopo, il professor Kruvajan e il suo assistente Andrej (John Richardson) casualmente scoprono la cripta che conserva i resti mortali di Asa,…
Moldavia, nel 1630. La bellissima principessa Asa, si autoaccusa di stregoneria e già questo appare strano, di solito succedeva il contrario: povere sventurate venivano costrette da torture indicibili a confessare fantomatici idilli con Satana; la Santa inquisizione, nel nome di Dio, ha bruciato più di 50.000 donne, colpevoli solo di essere nate femmine, nell’arco di…
Come al solito, propongo playlist con i Film visti negli ultimi mesi e le Serie TV concluse:
- 2a Space Force;
- 2a+3a+4a Ozark;
- 1a Ratched;
- 6a Peaky Blinders;
- 7a Brooklyn Nine-Nine.
In questa lista trovate sia i film che mi hanno avvicinato alla settima arte e con i quali sono cresciuto, sia quelli che hanno consolidato la mia passione per essa.
“Of course! It’s about a boy...” - Lilith (sì, quella Lilith) a/su Sabrina Spellman. Disimpegnata, reazionaria, moraleggiante, liberale, cialtrona. Esageratamente e al contempo…
I film della vita, di ogni stagione. Quelli che mi hanno cresciuto, accudito, intrattenuto, spaventato, consolato, divertito, fatto pensare, arrabbiare o innamorare. I film a cui mai rinuncerei e che porterò…
Folgorante esordio dietro la macchina da presa per Mario Bava, autore a lungo sottostimato in Italia che ha conosciuto, cinematograficamente parlando, una seconda vita dopo la morte, con una progressiva rivalutazione della propria produzione grazie all’ammirazione riservatagli da alcuni dei più grandi registi contemporanei di genere e non solo (Dario Argento, Tim Burton, John…
Opera cardine del cinema di genere nostrano, ma non solo, Mario Bava con la Maschera del Demonio (1960), riesce finalmente a debuttare al cinema dopo oltre un venti anni di gavetta come direttore della fotografia, effettista, operatore di seconda unità e non di rado regista non accreditato anche di film esteri per gente anche importante come Raoul Walsh, era quindi un nome…
Nell'800 due viandanti percorrono in carrozza una valle oscura e tetra. Fermatisi in prossimità di un rudere per far fronte ad un problema ad una ruota, i due scorgono, all'interno di una cripta, le spoglie di una strega giustiziata dall'Inquisizione due secoli prima con l'apposizione della acuminata maschera riservata agli indemoniati. Tornata in vita grazie al sangue di uno dei due…
"Siamo gettati in questa vita come in un alambicco, dove, dopo una precedente esistenza che abbiamo dimenticato, siamo destinati a essere rifatti, rinnovati, temprati dalle sofferenze, dalle lotte, dalla passione,…
“Sarai morto per gli uomini, ma sarai vivo nella morte”
L’opera d’esordio di Mario Bava si conferma tutt’oggi pilastro fondante della cinematografia horror, pellicola seminale di essenziale bellezza espositiva e di indubbio fascino visivo, meccanismo ad orologeria portatore di un inquietudine genuina, ruspante e potente.
Un…
La maschera del demonio '1960 - Mario Bava.
Senza dubbio alcuno ci troviamo dinanzi a quello che oltre ad essere riconosciuto come capolavoro assoluto, potrebbe essere benissimo considerato uno tra i lungometraggi di esordio più clamorosi della storia del cinema mondiale, La maschera del demonio infatti segna il vero esordio alla regia del maestro Mario Bava, che sino ad…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (15) vedi tutti
Bava sancisce ufficialmente l'avvio del genere horror in Italia proponendo la donna come protagonista (Barbara Steele) nella duplice veste di mostro e vittima: motivo portante del filone gotico che seguirà. Tratto da Il Vij di Gogol', conferma la realtà produttiva della Galatea, casa artefice della cinematografia horror tricolore.
leggi la recensione completa di undyingIl primo quarto d'ora di quest'opera è tra le composizioni più rappresentative di tutta la storia del Cinema; ma produzioni a basso costo han loro limiti: e tra quelli di Mario Bava -genio umbratile e autoderisorio- il più evidente è stato quello di non volersi persuaso del proprio cinema (spesso girato con cinico sprezzo di dignità del pubblico).
commento di feliniEsordio alla regia di Mario Bava. Opera datata, che tuttavia dimostra la grande capacità del regista di usare la m.d.p.
leggi la recensione completa di Furetto60Tetro, agghiacciante, dall'afflato funesto. Notevole.
commento di Stefano LFolgorante esordio dietro la macchina da presa per Mario Bava, un'opera ancora oggi destabilizzante, fascinosa, magnetica e raffinatissima, che è diventata nel corso del tempo un punto di riferimento imprescindibile all'interno del cinema di genere tutto. Da recuperare assolutamente, almeno per l'importanza storica. Voto 8,5
leggi la recensione completa di rickdeckardSpettrale, gotico e affascinante: questi sono gli aggettivi che rivolgo a questo Signor Film.
commento di AndrewTelevision01Capolavoro dell'universo assoluto del nostro marione
commento di jacknancePietra miliare.
leggi la recensione completa di giansnow89Il miglior Mario Bava.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiNon sono d'accordo nel definirlo "capolavoro". E' comunque un buon esordio da parte di uno dei maestri del genere. Voto 6½.
commento di sasso67NON MALE. è vero perde colpi a metà del film ma si lascia seguire seppur distrattamente. il bianco e nero non invecchia il film anzi aiuta a creare la giusta atmosfera per il resto è tutta un deja-vu
commento di bianicCaposaldo dell'horror all'italiana.
commento di tunneyHorror davvero impressionante. Il bianco e nero e l'ambientazione spettrale e angosciante ne fanno un vero capolavoro.
commento di screamQuando con pochi mezzi e tante idee si riusciva a incantare. La storia fila e coinvolge, la regia rende tutti i particolari della storia e dei personaggi.
commento di nikkosteUn gotico eccellente. Scrittura classica, l’esordio di Bava, così come sarà per tutti gli altri film, emerge per talento nella messa in scena. L’incipit non si dimentica così come Barbara Steele, una bellezza. Grande film, che crea molti rimpianti.
commento di wakeup-neo