Regia di Neri Parenti vedi scheda film
La saga del più scalognato dei ragionieri si affida, per la prima volta nel suo lungo iter, a uno script originale.
La saga del più scalognato dei ragionieri si affida, per la prima volta nel suo lungo iter, a uno script originale, steso dagli autori "storici" Leo Benvenuti e Piero De Bernardi assieme a Paolo Villaggio e al regista Neri Parenti. Rispetto a Fantozzi contro tutti, di cui prosegue la scia, le ripetizioni si fanno più frequenti, e vi sono alcuni momenti di poco ritmo. Sono tuttavia più nutriti gli spunti di natura satirica e sociologica e viene recuperata un po' della capacità di graffiare dei primi due capitoli, come si osserva nel grottesco segmento della riunione di condominio. Anche qui, sono molteplici le parti divertenti: la concitata sequenza di apertura, in cui Fantozzi è costretto a coprire, con parecchi salti mortali, l'assenteismo dei colleghi; l'esilarante disputa tra i coniugi Fantozzi e lo sfrontato Loris Batacchi (uno spassoso Andrea Roncato); il diverbio tra Fantozzi e Franchino (Mario Pedone). Folto il cast di contorno: Alessandro Haber fa il chirurgo, Camillo Milli l'ortopedico, Michele Mirabella il ragionier Fonelli, Ugo Bologna l'inflessibile ispettore, Antonio Allocca il negoziante di animali, Ennio Antonelli il "pizzettaro". Ma Villaggio è il più bravo, perché, alla fin fine, a tenere il film in piedi è proprio lui. Riccardo Garrone sostituisce il defunto Giuseppe Anatrelli nel ruolo di Calboni. Le avventure dell'impiegato continuano in via "ufficiosa" in Superfantozzi.
Il bel motivo musicale questa volta è di Bruno Zambrini.
♥ BUON film (7) — Bollino VERDE
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