Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Quarto episodio della saga Fantozzi, che si distacca un pochino stilisticamente dai film di esordio, pur mantenendo con dignità la sua satira sociale. In questo caso, è alquanto realistica e si concentra su determinate categorie, come impiegati d'ufficio fannulloni; medici incompetenti e sanità italiana deplorevole in generale; politici corrotti e dipendenti acide e senza educazione, che non hanno interesse a dare neppure il buongiorno gratuitamente, quasi come fosse un sacrificio per loro, tant'è che Fantozzi paga per ricevere informazioni e perfino un po' di gentilezza.
Assistiamo pertanto a una serie di situazioni più o meno divertenti, che mostrano ulteriori vicissitudini dei membri della famiglia del ragioniere più sfigato e perseguitato di Italia.
Si ridacchia nonostante gli spunti della trama siano banalotti e c'è anche qualche momento di noia, a dirla tutta.
Le novità, però, sebbene siano solo un'evoluzione dei personaggi, si rivelano alquanto succulente.
Pina, la moglie di Fantozzi, s'invaghisce di un altro uomo (un energumeno intellettuale e profondo, ma inguardabile e puzzolente... soprattutto quando solleva le ascelle!) e se lo contende con la signorina Silvani, confessando al marito di non essere legata a lui dall'amore, bensì dalla compassione. Poi si passa a scoprire che Mariangela è diventata donna e ha avuto la sua prima esperienza sessuale con relative conseguenze.
Mitica la scena con Roncato, i botta e risposta sono esilaranti. Ancor più divertenti si rivelano le sequenze successive. Fantozzi cerca di far abortire la figlia, ma per un errore finisce lui in sala operatoria, affidato a un chirurgo pazzo detto "Jack lo squartatore".
Quando la nipotina alla fine nasce, sembra perfino più orripilante della madre, tanto che non si capisce da quale verso la si possa guardare! Non viene mai inquadrata e questo alimenta il mistero e la curiosità. Indimenticabile la reazione di Fantozzi quando la vede per la prima volta... è costretto a trattenere il vomito! - Scena e reazione da antologia Fantozziana.
Poi il film si perde in nuove situazioni meno interessanti, diventando un po' scialbo. Anche il ritmo si affloscia.
Il finale è piuttosto ridicolo e inconcludente.
Nel complesso, comunque, resta un capitolo simpatico e discreto.
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