Regia di Paolo Franchi vedi scheda film
Intenso e coraggioso esordio di Paolo Franchi che mette elegantemente in scena una sorta di triangolo anafettivo. Valeria è una giovane interprete di Torino che si lacia vivere passivamente, quasi incapace di provare emozioni come la gente che la circonda. L' unico bagliore di vitalità l' è dato dal timido ma ossessivo interesse per il vicino di casa Massimo che improvvisamente si trasferisce Roma. Nonostante le risulti impossibile tentare un approccio diretto, nel momento in cui realizza che potrebbe non vederlo più, decide impulsivamente di seguirlo e d'insinuarsi nella sua vita tramite la compagna romana anch' essa bloccata sentimentalmente dal ricordo di un amatissimo marito ormai morto. Ecco quindi formarsi uno strano rapporto fra i tre caratterizzato da verità non dette e desideri inespressi. Una sorta di tributo all' incomunicabilità ben interpretato da un perfetto trio di attori che ha la sua punta di diamante in Barbara Bobulova che ben trasmette la staticità emotiva della sua "Spettatrice". Fra primi piani e movimenti di macchina che seguono l' incrociarsi di queste tra solitudini che cercano di complementarsi, il film è interamente avvolto in una fotografia molto chiara, quasi livida che sarà poi segno di distinzione anche del prossimo lavoro del regista "Nessuna qualità agli eroi".
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